Data:
sabato 3 marzo 2018
Testata:
Il Nuovo Torrazzo
TecMar vince la Coppa Italia
GRANDE IMPRESA PER LE RAGAZZE DEL BASKET CREMASCO DI SERIE A2
di TOMMASO GIPPONI
Un successo storico che sarà ricordato per sempre. La Coppa Italia che la TecMar Crema ha conquistato domenica scorsa ad Alessandria è molto più di un trofeo in sé. È il primo titolo nazionale che una squadra di pallacanestro cremasca conquista in era moderna (mentre in passato c'era stato il Fari Crema), ma è anche una vittoria 'figlia' di una programmazione avvenuta negli anni.
La capitana Paola Caccialanza, che domenica ha avuto l'onore di alzare la coppa, è una cremasca doc, cresciuta nel vivaio del Basket Team, al pari di giocatrici come Norma Rizzi da Spino, Martina Capoferri da Soncino, come anche le lodigiane Gilda Cari e Francesca Parmesani, che hanno fatto la trafila delle giovanili in maglia cremasca.
Una vittoria quindi delle "nostre", che premia il lavoro fatto dalla società negli anni, sia da un punto di vista di lavoro tecnico che dirigenziale. È una Coppa, questa, che ha vinto tutto il mondo bianco-blù. Un sodalizio quello cremasco che ha attraversato momenti di alterne fortune: le altre due finali che ha disputato nella sua storia (le due finali che valevano la A1) le ha perse anche con una buona dose di sfortuna; era quindi in credito con la buona sorte. Questa volta invece è andato tutto bene, e l'anno prossimo sulla maglia ci sarà la coccarda tricolore in bella evidenza. Ha tutti i contorni di una favola a lieto fine la partecipazione della TecMar alle Final Eight di Coppa Italia.
La qualificazione è arrivata quasi 24 ore dopo l'ultima partita giocata, come quarta e ultima avente diritto e per merito di risultati avversi altrui, oltretutto per una classifica avulsa in un arrivo a pari merito di tre squadre. Da lì in poi la marcia di avvicinamento non è stata certo entusiasmante, con prestazioni alterne, discontinuità a livello di gioco e di intesa al di là delle vittorie conquistate, spesso contro sodalizi di bassa classifica.
Ad Alessandria giovedì per i quarti di finale quindi la TecMar era considerata un po' da tutti la meno forte delle otto partecipanti, le prime quattro dei due gironi. Le toccava subito lo scoglio Empoli, la dominatrice del girone B, e onestamente speranze di passare ce n'erano poche. Già sembrava bellissimo soltanto esserci alla kermesse.
E invece qualcosa di imponderabile è scattato. Tutto quello che da mesi alla nostra squadra non riusciva è andato magicamente a posto. Coach Sguaizer alla fine della manifestazione ha detto che in realtà da due settimane ha potuto avere il gruppo al completo e quindi la tre giorni è stata frutto di un lavoro continuativo e qualitativo, finalmente. Giustissimo, indubbiamente, ma c'è dell'altro, ed è da ritrovare nella convinzione che le ragazze hanno messo in campo.
Perché Crema ha vinto senza rubare nulla, meritandosi tutte e tre le partite, anche contro arbitraggi non certo favorevoli, e stiamo usando un bell'eufemismo. Ha vinto perché tutte hanno portato un solido mattonino alla causa, ergendosi a turno protagoniste. Ha vinto anche perché finalmente ha scoperto tutto il potenziale di Tina Benic. La croata, presa in estate per fare la differenza, in questi mesi non aveva quasi mai convinto, sempre limitata da problemi fisici vari.
Ad Alessandria è stata bene ed è letteralmente esplosa, trascinando le compagne in tutte e tre le partite; con la perla di una finale da 20 punti, 13 rimbalzi, 3 assists, uno strameritato titolo di Mvp della Coppa. Prima è caduta la corazzata Empoli 69-63, poi in semifinale Palermo 68-57, in due gare dove difficoltà ci sono state ma dove Crema ha giocato dei grandissimi secondi tempi di determinazione pura, e poi è arrivata la vittoria in finale 55-53 contro il Progresso Bologna, al termine di una gara combattutissima, equilibrata e vietata ai deboli di cuore. Vinta anche questa con la tenacia, come dimostra il rientro difensivo di capitan Caccialanza a impedire il canestro del pari allo scadere alle felsinee, di pura voglia. Il bello, o il problema a seconda dei punti di vista, è che ora che la squadra ha dimostrato di valere questo, l'asticella si alza. Il campionato è ancora lungo e già stasera mette davanti a Crema una trasferta durissima a Castelnuovo Scrivia, contro una diretta contendente.
Ma se lo spirito è questo davvero il Basket Team non può e non deve aver paura di volare, ma anzi lo deve volere fortemente.