Data:
venerdì 29 settembre 2017
Testata:
La Provincia
A2 femminile
«TecMar di livello». Sguaizer è fiducioso
Domenica l’esordio in campionato contro Marghera. Il tecnico: «In questo momento la Geas è la squadra da battere»
di TOMMASO GIPPONI
nCREMA Ha tutte le intenzioni di recitare ancora una volta un ruolo da protagonista la TecMar Crema, ormai da anni stabilmente nellaElite della serieA2 e chepunta a rimanerci anche nel campionato che inizierà domenica con la trasferta di Marghera. E questo a dispetto di una rosa rinnovata e di un cambio di conduzione tecnica che ha posto fine al ciclo quadriennale di Luca Visconti per iniziare quello di Diego Sguaizer, cavallo di ritorno dopo l’annata trionfale della promozione in A2. Proprio al tecnico bresciano chiediamo un parere sul campionato che sarà: «Sicuramente livellato, e verso l’alto. Il fatto che quest’anno la A1 sia solo a 10 squadre ha costretto diverse giocatrici a scenderedi categoria alzandoil tasso tecnico medio. Formazioni che l’anno scorso erano di seconda fascia hannopotuto quindi salire di livello. Non basta però il mercato. Chi hamantenuto una struttura simile all’anno scorso ha qualche vantaggio in termini di chimica e non è poco. Sicuramente davanti a tutte vedo il Geas, al netto dei problemi economico- societari di cui si sente parlare. Se riuscirà a mantenere tutte le sue ragazze sono la squadra da battere. Conterà molto anche la lunghezza del roster, la variabilitàdi soluzioni. Ci sono anche diverse squadre strane, molto giovani, difficili da decifrare. Una di queste è proprio Marghera che affronteremo per prima. Vedocomunque cinque squadre che hanno qualcosa in più, e ci metto anche noi, assieme a Geas, Costa, Alpo e Castelnuovo Scrivia». Quanto può fare bene la sua squadra in questo campionato? «Siamo una squadra senza una giocatrice particolarmente accentratrice, ma la nostra forza è il gruppo, il sistema. Sono molto curiosoancheio divederecome sapranno farsi valere le nuove, ma possiamo indubbiamente fare bene e lottare per le posizioni nobili. Al momento la mia unica preoccupazione è il ginocchio di Gilda Cerri, che non le permette di allenarsi con continuità, e lei è un tipo di giocatrice unica per noi considerandole sue caratteristiche».