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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: domenica 22 dicembre 2013

 Testata: La Provincia

Basket A2 femminile. Le locali partono forte e Crema non riesce a reagire positivamente

La TecMar sempre sul fondo. A Bologna un altro brutto ko

di Tommaso Gipponi SAN PIETRO IN CASALE(Bologna) — Finisce male il 2013 della TecMar, sconfitta per la sesta volta consecutiva e sempre ultima in graduatoria.Una gara quella sul campo della Meccanica Nova Bologna che all’inizio ha seguitoun copione già visto, con le avversarie a partire fortissimo eaprendere subito un margine rassicurante. Questa volta però, a differenza delle altre, Crema non ha avuto la solita reazione con rimonta nella ripresa, segno di un gruppo sicuramente stanco, limitato moltissimo dai guai fisici e nel quale inizia a mancare anche la fiducia. Ieri per esempio Capoferri non era al meglio per un problema al collo, e senza una sua super prestazione la squadra è crollata non riuscendo più a rialzarsi. Per Crema subito un inizio molle, coi primi 7 tiri sbagliati per l’8-1 Bologna del 3’. In un primo quarto calvario le biancoblù trovavano il primo canestro dal campo solo dopo 7 minuti, e arrivavano al 10’ sotto 17-9. Non cambiava granchè la musica nella seconda frazione, con Bologna che sfruttando l’energia delle sue giovani non aveva problemi a mantenere il proprio vantaggio sempre in abbondante doppia cifra. E quando anche la TecMar riusciva a segnare due canestri consecutivi, questi non erano seguiti da serie difensive efficaci. All’intervallo la gara arrivava con Bologna avanti di 15 lunghezze, con Crema che si riavvicinava grazie al primo canestro della gara di Capoferri (una tripla) dopo 8 errori, e che pagava soprattutto la grande difficoltà a rimbalzo, dove le felsinee dominavano in lungo e in largo (30-17 il differenziale al 20’). Un vantaggio quello bolognese che restava stabile per tutta la terza frazione,conCaccialanza e Rizzi in evidenza per Crema a evitare inizialmente il crollo. Cabrini e Santarelli per Bologna però chiudevano alla grande il quarto, portando il vantaggio interno a 21 lunghezze, un solco irrecuperabile per una TecMar con queste forze a disposizione. L’ultimo quarto era quindi solo poco più di un allenamento, buono solo alle cremasche per ridurre lo scarto a un comunque pesantissimo meno 17, e per dare minuti alle più giovani, Sforza, Giosuè e Sara Caccialanza. Ora questa squadra ha bisogno prima di tutto di recuperare energie fisiche, di reinserire un elemento importante come Cerri (ancora lontana dal top) e aspetta con ansia il ritorno di Camilla Conti, che potrebbe dare un apporto importante.