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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: lunedì 15 aprile 2013

 Testata: La Provincia

Playoff. Decimata dalle assenze Crema paga un avvio pessimo. Mercoledì partita da dentro o fuori

TecMar, sfuma la rimonta

Il Sanga Milano si aggiudica gara 1 di semifinale

di Tommaso Gipponi MILANO — Una TecMar tutta cuore e coraggio ma decimata dalle assenze se la gioca fino alla finemacede a una Lops Arredi Milano stanca fisicamente mapiù cinica nei momenti decisivi. Le cremasche hanno pagato un avvio davvero pessimo, e non è bastata stavolta la rimonta eroica. Ora la serie si sposta alla Cremonesi per gara 2 di mercoledì sera, e per le cremasche sarà una gara da dentro o fuori. Quintetto obbligato per le biancoblù, con Conti, Caccialanza Capoferri esterne e Gibertini e Picotti sottocanestro, con Rizzi in panca solo per onor di firma e Losi e Biasini in tribuna. Milano partiva subito forte, 6-0 al 2' con Zanon e Gottardi, e Crema a difendere in 3-2 e a sbagliare i primi 9 tiri dal campo obbligando coach Giroldi al primo time out. I primi punti biancoblù arrivavano dopo 5 minuti e 40 secondi con Gibertini, ma il Sanga poteva condurre tranquillamente anche senza sfavillare. Crema nel finale riusciva a mettere 5 punti di fila (ma nei primi 10 minuti aveva 3/18 dal campo) con Sforza e Capoferri ma Milano chiudeva alla grande col gioco da quattro punti di Stabile per il 19-7 della prima pausa. Non andava per niente meglio nel secondo parziale, con Crema sempre fallosissima in attacco, dove ai tiri sbagliati si aggiungevano anche banali palle perse. La Tec- Mar però aveva una bella fiammata a metà frazione, un 6-0 che la riportava a meno 7 sul 22-15, prima che la tripla di Gottardi rimettesse la doppia cifra di margine tra le due squadre. Caccialanza e Capoferri aprivano bene la ripresa per Crema madall'altra parte Zanon e Gottardi firmavano un nuovo parziale che riportava Milano a più 15. Sforza, Gibertini e Caccialanza guidavano una bellissima rimonta, fino al meno sei dell’ultima pausa. La stessa Sforza si vedeva girare sul ferro con molta sfortuna la tripla del possibile meno 3 in apertura di ultimo quarto, mentre dall’altra parte Stabile non falliva dalla lunga riportando Milano a più 9. Crema però rientrava di puro cuore nonostante perdesse anche Cerri, fino a quel momento tra le migliori con 15 rimbalzi, per un infortunio al ginocchio (si spera non grave). Capoferri rubava palla e firmava il 56-54 con tre minuti e mezzo ancora sul cronometro. Frantini però, confermandosi giustiziera storica delle biancoblù, metteva una tripla fondamentale, che unita ai liberi di Stabile riportavano Milano avanti. E quando la partita era ancora in bilico gli arbitri si inventavano un tecnico per simulazione a Conti che dava un nuovo possesso alle meneghine e di fatto chiudeva un match che nel finale aveva entrambe le squadre sulle ginocchia.