Data:
giovedì 3 gennaio 2013
Testata:
La Provincia
Basket,A2 femminile. Il direttore sportivo del Basket Team Crema analizza un 2012 indimenticabile e un futuro complesso
Manclossi: Tec-Mar che gioia, e che fatica...
«Abbiamo ricostruito una squadra che può andare lontano con elementi fatti in casa ma ci sono ostacoli»
di Tommaso Gipponi
CREMA — Si appresta a iniziare il 2013 con la trasferta ad Alghero con morale alle stelle la TecMar Crema, una situazione figlia di un anno appena terminato davvero bellissimo, che ripercorriamo col direttore sportivo Paolo Manclossi: «E’ stato un 2012 che non potremo mai dimenticare. Quarto posto in Coppa Italia, vittoria in campionato e promozione dopo aver dominato anche la fase play-off. Per finire con un ottimo piazzamento al termine del girone di andata di questa A2, con un terzo posto in ex-aequo con Milano frutto di 10 vittorie con un 5 su 6 in trasferta. Sinceramente non potevamo chiedere di più alle nostre ragazze ». Lo considera un premio meritato? «Certo, per loro e per chi le ha guidate in questa avventura. Ma anche per la società che ha saputo ripartire dopo la retrocessione dimostrando di avere idee chiare e capacità di fare le scelte opportune, la scorsa stagione comein questa. Ci stiamo godendo fino in fondo questo momento insieme alla nostra squadra che si è resa protagonista di un exploit che pochi avevano ritenuto possibile. Consapevoli che ci attende un girone di ritorno molto difficile ma convinti che ci siano ancora margini di miglioramento e possibilità di centrare grandi risultati». Un lavoro che parte da lontano: «La prima squadra rappresenta la punta dell’iceberg di un movimento che, come settore giovanile, raccoglie grandi soddisfazioni. C’è stata una riorganizzazione la scorsa estate, per puntare a un ulteriore salto di qualità indispensabile. L’obiettivo è quello di lavorare in palestra per far sì che le nostre atlete più giovani possano essere giocatrici pronte per gli anni che verranno. Oggi non si possono più fare grandi investimenti, e anche per questo, a fianco della soddisfazione nel vedere la nostra prima squadra protagonista, c’è quella che nessuno ci può togliere di vedere in serie A2 non poche ragazze provenienti dal nostro vivaio». E quali le prospettive? «Consideriamo esaltanti i risultati e il lavoro ma allo stesso tempo siamo molto preoccupati circa la possibilità di mantenere la nostra attività a certi livelli. Abbiamo finora la fortuna di trovare sostegno dai nostri sponsor storici ma anche sotto questo aspetto tante sono le difficoltà, più che giustificate e comprensibili in questo momento di crisi ». Inoltre non aiutano le normative federali, complicate... «Per non dire penalizzanti in modo incomprensibile. Una situazione questa che certamente non invoglia ad andare avanti, anche se continuiamo a farlo con passione e sacrificio. Nel tempo abbiamo più volte cercato di coinvolgere forze nuove ma non siamo riusciti a trovare la necessaria disponibilità e continuità. Tra prima squadra e altre formazioni il nostro movimento avrebbe bisogno almeno del doppio delle persone da affiancare a chi da parecchi anni si sta dando da fare ma la realtà ci penalizza un po’». L’augurio per il prossimo anno? «Che la situazione migliori, perché sarebbe un peccato disperdere il lavoro di oltre 20 anni che ha portato a noi ma anche allo sport cremasco soddisfazioni e non pochi riconoscimenti».