Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: lunedì 29 ottobre 2012

 Testata: La Provincia

Pesantissima battuta d’arresto per le cremasche che con l’Umana tirano ben presto i remi in barca

Acqua alta a Venezia. TecMar sommersa

di Tommaso Gipponi MESTRE—Pesantissima battuta d’arresto per la TecMar Crema, letteralmente ‘sommersa’, vista la giornata d’acqua alta, da un’Umana Reyer Venezia praticamente sempre in controllo del match. Una sconfitta che in sé e per sé poteva anche essere preventivabile, ma che visto quello che è stato finora il campionato delle biancoblù non ci si aspettava in queste proporzioni. La squadra non ha messo in campo la consueta grinta, pur trovandosi davanti un’avversaria fortissima e in giornata di grazia. A Crema invece non riuscivano anche le cose più semplici in attacco, e stavolta anche la difesa ha sofferto terribilmente. Uno stop comunque da archiviare al più presto. In vista infatti c’è il doppio turno in tre giorni, 1 e 4 novembre e sempre in casa per le biancoblù, prima nel derby con la Manzi e poi contro una Virtus Cagliari unica ancora senza successi in campionato.Aconfortare il Basket Team c’è proprio il calendario, che nelle prime 4 giornate ha messo di fronte a Caccialanza e compagne quelle che ad oggi sono 4 delle prime 5 in graduatoria, per cui due successi possono comunque essere considerati un bilancio positivissimo. Con Cremona e Cagliari però sono obbligatori 4 punti per ricominciare amuovere la classifica. Il Team ieri a Mestre era partito con buoni propositi, ma dopo pochissimi minuti si vedeva già chiaramente che non riusciva nulla di quanto preparato in settimana, con la Reyer che scappava a più 14 già al 7’. Solo nel finale di prima frazione Crema riusciva a dimezzare questo margine dando l’illusione di poter rientrare. Che però tale si dimostrava, con Melchiori e Mandache che per Venezia riallungavano subito, con la sola Losi a provare a resistere. Stesso discorso nella ripresa. Le lagunari correvano e mettevano punti a tabellone con grande continuità, cosa che non riusciva mai invece alle cremasche, che giocavano con un timore ingiustificato. Anche sul finale di questa frazione comunque la TecMar aveva una reazione, che al 27’ la riportava sino al -13 sul 57-41 ancora con Losi. A spegnere ogni velleità di rimonta ancora Melchiori e Scaramuzza, con il nuovo più 17. L’ultimo quarto per Crema era un calvario. Botteghi guidava le panchinare venete che segnava sempre tutte con grandissima regolarità, facendo dilatare il margine fino al più 35 finale, con le ospiti che tiravano ben presto i remi in barca.