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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: lunedì 22 ottobre 2012

 Testata: La Provincia

Le cremasche recuperano 13 punti e vanno sul +2 ma vengono giustiziate dalla ‘bestia nera’ Frantini

TecMar ko nel finale. Una rimonta sciupata

di Tommaso Gipponi CREMA—Non riesce compiutamente questa volta la grande rimonta alla TecMar Crema, con una sconfitta sul filo di lana contro un’ottima Lops Arredi Milano, cui però le cremasche avevano rimontato 13 punti di scarto nel quarto periodo, presentandosi all’ultimo minuto avanti di due. Poi una rotazione sbagliata lasciava libera di tirare da tre Michela Frantini, che si confermava giustiziera delle cremasche (sua la tripla che sei anni fa interruppe il sogno A1 del Team) e dava la vittoria alle ospiti di uno. Con 16” ancora da giocare Picotti subiva una clamorosa stoppata di Gottardi, e sulla successiva rimessa le cremasche perdevano il pallone non riuscendo nemmeno a tirare. Peccato, perché l’impresa sembrava davvero possibile, nonostante un Team per 32 minuti buoni in grande difficoltà, pasticcione in attacco e dalla lunetta, ancorchè solido in difesa. L’inizio era un botta e risposta di puro talento tra Losi e Zanon, con Crema a inseguire 7-11 al 5’ ma con già 4 liberi sbagliati. Caccialanza e Capoferri provano la rimonta ma Milano chiudeva comunque avanti il primo quarto sulla tripla di Stabile. Picotti e la tripla di Caccialanza riportavano subito in parità Crema al 12’. Milano però rispondeva immediatamente con un parziale di 10-1 frutto del talento di Silvia Gottardi e suggellato dalla tripla di Frantini per il 21-30. Crema era molto confusionaria in questo frangente e buttava via palloni, vanificando alcune azioni di buona difesa. Un gioco da tre punti ancora di Gottardi dava a Milano il più 12 sul 24-36 al 18’. A questo si aggiungevano i tanti errori dalla lunetta delle cremasche, ben 7 al 20’, esattamentecome i punti di ritardo. Anche nella ripresa Crema non riusciva a rientrare, continuando a pasticciare in attacco ma venendo anche penalizzata parecchio da alcuni controversi fischi arbitrali, che permettevano a Milano di mantenersi avanti sempre attorno alla doppia cifra (40-51 al 28’ su tripla di Stabile). Provava a scuotersi la TecMar con la tripla di Losi, e poi ancora fino alla fine aumentando terribilmente l’intensità della propria difesa. Milano trovava solo canestri fortunosi (come la tripla di tabella di Pulvirenti) e così il vantaggio si riduceva sempre di più, fino al sorpasso cremasco firmato da due triple di Capoferri per il 62-60. Tutta l’inerzia era per le cremasche, che però sbagliavano per ben tre volte l’occasione di allungare, prima del convulso finale.