Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: venerdì 7 settembre 2012

 Testata: La Provincia

Femminile. Maffenini dell’Assi «Siamo un gruppo giovane mapossiamo dire la nostra»

C’è già voglia di derby domani Manzi-Tecmar

di Michele Talamazzi CREMONA—Domani alla palestra Spettacolo sarà tempo di prima uscita prestagionale per l’Assi Manzi, che alle 18 riceverà la TecMar Crema per un derby che sarà il primo antipasto del prossimo campionato di serie A2. Uno scrimmage che per la squadra di Andrea Anilonti servirà soprattutto a sciogliere le gambe e riprendere confidenza con i ritmi partita, cercando di iniziare a metabolizzare i primi dettami tattici studiati in questa settimana e mezzo di allenamenti. Più avanti, da questo punto di vista, la TecMar, che ha iniziato una settimana prima ed ha già disputato la propria prima amichevole, contro Northwestern University (58-67 il finale). La Manzi, invece, si allena al completo solamente da questa settimana, forte degli arrivi di Cecilia Zagni e di Giulia Maffenini, la forte guardia comasca cui sarà affidata la leadership offensiva della squadra.«Ho scelto Cremona e l’Assi perché mi viene data la possibilità di giocare parecchio — spiega l’ex Comense— e con delle responsabilità, dopo una stagione persa tra l’infortunio al ginocchio ed un problema alla mano. La Comense? È un pezzo della mia vita, quando ho saputo che non avrebbero fatto nemmeno le giovanili mi è venuto da piangere». Per ritrovare il sorriso, a Cremona c’è anche una colonia comasca che la farà sentire a casa. «Conosco Anilonti, il vice Cieri e le altre due ragazze ex Comense, Smaldone Mistò, oltre a Giulia Bona. Siamo una squadra giovane, sarà interessante andare ad affrontare un campionato con formazioni decisamente più esperte di noi. Io sono una giocatrice cui piace tirare da fuori ed attaccare con lamano destra, dovrò migliorare nell’uso della sinistra, ed anche in difesa; spero di essere d’aiuto alla squadra, io vengo per dare il massimo, come ho sempre fatto». Qualche energia, pur giocando l’Europeo Under 20 di Debrecen, Maffenini l’ha risparmiata, pur se controvoglia. «La prima metà della manifestazione è da dimenticare: in più di cinquanta persone tra giocatrici e staff tecnici siamo rimaste vittime di un’intossicazione alimentare finendo in ospedale. La seconda parte dell’Europeo invece è stata positiva, ne abbiamo vinte sei su sei evitando la retrocessione in Division B».