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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: mercoledì 18 gennaio 2012

 Testata: La Provincia

Serie B femminile. Dopo la vittoria di misura a Usmate

Capoferri della Tec-Mar ‘Dovevamo chiudere prima’

CREMA — Ha ricominciato col piede giusto il proprio cammino in campionato la Tec-Mar Crema, anche se domenica per battere l’ostico Usmatesì sono come si suoi dire sudate le sette camicie. Una delle migliori in questo periodo per le cremasche è sicuramente Martina Capoferrri. La ventunenne di Soncino sta offrendo una prestazione convincente dietro l’altra, e anche a Santa Marinella nella recente Final Eight di Coppa Italia è stata una delle migliori nelle tre gare. Sulla partita di domenica Martina afferma che «sicuramente sapevamo che non sarebbe stata una partita facile visto che avevamo faticato molto anche all'andata, e così è stato, non siamo en­trate in campo con la giusta aggressività e loro ci hanno punito subito col tiro da 3. Con l'andare della partita ci siamo sciolte un po ma con troppi alti e bassi e quando siamo andate avanti dì 10 dovevamo, chiudere lì ogni discorso. E andata bene per fortuna. Non siamo al completo. Con Jessica (Genta, ndr) che rientrerà avremo più rotazioni comunque e per noi e importantissimo. Per la stagione vogliamo entrare nelle prime 3 del girone, ma dobbiamo pensare partita per partita senza fare calcoli. La partita di domenica ci ha dimostrato che niente è scontato e nessuno ci regala niente, quindi non dobbiamo sottovalutare nessuno. Poi quello che arriverà andrà bene ma dobbiamo lavorare tanto per farci sempre trovare pronte».

Possibile anche che domenica abbiate accusato un po’ di fatica per la dura trasferta di Coppa a Santa Marinella, dove comunque avete saputo togliervi delle soddisfazioni «A Santa Marinella abbiamo perso una partita di troppo, la semifinale. Ha pesato sicuramente l'assenza di Norma Rizzi e la condizione non ottimale di tutte, però è comunque stata un esperienza positiva, sia per l'atteggiamento tenuto in campo sia perché ci ha reso ancora più unite di quanto eravamo prima. Il gruppo de­ve essere sempre il nostro punto di forza». (t.g.)