Logo Basket Team Crema

Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: lunedì 30 maggio 2011

 Testata: La Provincia

Serie A2 femminile. Analisi di un campionato segnato da infortuni e sfortuna

I voti della TecMar

Stagione maledetta culminata con la retrocessione

di Tommaso Gipponi CREMA — Un’annata difficile quella della Tec-Mar Crema, segnata sì da demeriti maanche da tanta sfortuna. Sono state davvero poche le occasioni in cui coach Pamiro ha avuto il gruppo a disposizione nel suo complesso, e forse se ciò fosse avvenuto solo un po’ più spesso sarebbero arrivati quei due successi in più che avrebbero garantito la salvezza diretta alle cremasche. A conti fatti la salvezza sarebbe stata meritata alla luce di quanto visto in campionato (vedi le numerose vittorie contro le big del torneo), e che avrebbe evitato quei playout che si sono rivelati fatali con la doppia sconfitta. Analizziamo nel dettaglio l’annata del gruppo biancoblù a livello individuale. Laura Fumagalli Il suo ritorno era stata l’acquisizione di maggior prestigio nell’estate scorsa. Reduce da un gravissimo infortunio la si è aspettata a lungo. Un’andata quasi da spettatrice e un ritorno migliore con lampi da fuoriclasse, ma anche alcune gare assolutamente anonime. Nei playout però il suo contributo non è stato all’altezza. A parziale scusante, una condizione fisica. Atleta che ha comunque sempre grande mercato, difficile possa scendere a giocare in B. 5,5 Camilla Conti Alla diciassettenne milanese per tutta la prima parte del campionato forsenonè stato dato lo spazio che meritava. Poi, complici gli infortuni altrui, con l’aumentare dei minuti e delle fiducia è esplosa nell’ultima parte di stagione. Si è dimostrata attaccante molto pericolosa e in difesa sulla palla è davvero super. Da riconfermare in pieno visto che in serie B, e con un ruolo ben definito, può fare davvero la differenza. 6,5 Laura Barbiero La capitana di un dec e n n i o biancoblù ha visto interrompersi la sua stagione alla settima di ritorno a Udine, un’annata dove stava dando il solito contributo di sostanza, qualità e leadership. Nei playout la sua esperienza è mancata tantissimo. A 37 anni, e considerata la gravità dell’infortuno al ginocchio, difficile che possa decidere di provare a tornare. Spiace moltissimo che la carriera di una giocatrice del genere possa finire così. 6,5 Giorgia Belfiore Giocatrice che in A può fare davvero la differenza per mezzi fisici e tecnici, ma che pecca di continuità mentale, aspetti entrambi ampiamente dimostrati in questo campionato. Causa infortuni di Barbiero e Cerri, per buona parte di stagione è stata sovrautilizzata come unica lunga di ruolo. Nei playout però è stata una delle più positive. Chiude l’anno con quasi 9 punti e quasi 12 rimbalzi di media, diventati in post season oltre 10 punti e 14 rimbalzi. 6 Martina Capoferri La ventenne di Soncino ha fornito alcune prestazioni egregie, alternate però a partite negative frutto di un processo di maturazione non ancora completato. Una B Nazionale può essere oggi un campionato in cui potrà esprimere a pieno il proprio potenziale, e ritagliarsi uno spazio anche maggiore. Sarà probabilmente una delle ragazze su cui fondare la squadra nei prossimi anni, avendo ancora a nostro avviso dei margini di miglioramento. 6 Laura Frusca Partita molto forte è andata poi spegnendosi col passare dei mesi, condizionata da problemi fisici vari fino all’infortunio al ginocchio che le ha fatto saltare metà del girone di ritorno e la prima serie di playout. Rientrata solo contro Biassono ha provato a dare il suo contributo ma non era assolutamente in forma. Se a posto fisicamente e motivata è giocatrice comunque affidabile e d’esperienza anche in vista della prossima stagione.Davalutare comunque la sua riconferma. 5,5 Annalisa Censini Annata positiva individualmente a livello statistico, dove si è confermata la miglior realizzatrice biancoblù a oltre 12 di media conditi da sei rimbalzi, non pochi per una guardia. Spesso costretta dalle circostanze a forzare delle situazioni per cavare d’impiccio le compagne, e utilizzata anche più minuti di quello che si sarebbe dovuto, tanto che è arrivata stremata al finale di campionato. Carattere, leadership e attaccamento alla maglia non sono in discussione. 6,5 Paola Caccialanza Partita anche lei fortissimo, ha avuto una stagione sulle cifre di quella precedente ma ancora troppo piena di alti e bassi. Nei playout molto bene con Cervia ma scomparsa nelle ultime due gare con Biassono. È uno dei migliori “capitali societari” per il Basket Team, e la prossima stagione in una serie B potrebbe essere investita dei gradi di principale punta offensiva. Una responsabilità eventualmente che, a 22 anni, dovrà farle fare l’ultimo salto di qualità. 5,5 Gilda Cerri La grande assente di tutta la stagione, con un ginocchio che ha fatto crack in precampionato, nell’annata che doveva essere del suo definitivo lancio. Tornata per i playout non ha comunque avuto modo di incidere. In estate dovrà lavorare sodo per recuperare. Anche lei, coi suoi 21 anni, sarà una delle atlete principali su cui si fonderà il Basket Team del domani, trattandosi di una giocatrice di interesse nazionale che in serie B potrà giocare da protagonista. Sv Chiara Lodi Utilizzata, al pari di Sara Caccialanza, Anna Brognoli e di altre under biancoblù per completare il roster, eventualità che si è verificata spesso per via delle tante assenze. Non si poteva pretendere che incidessero e hanno comunque garantito impegno fino alla fine della stagione. In serieBpotrebbero anche trovare più spazio ed essere utile alla causa. 6 Norma Rizzi Il finale della diciottennediSpino d’Adda è stata forse la nota più lieta della stagione cremasca. Dal momento dell’infortunio di Frusca ha saputo rendersi protagonista di grandissime prestazioni. Deve migliorare sulla continuità,ed evitare magari falli derivanti dalla sua esuberanza atletica. È un’altra delle pietre miliari su cui fondare il Basket Team del futuro, anche per capirede finitivamente se ils uo ruolo è quello di playmaker o di guardia. 6,5 All. Gianluca Pamiro Al primo annoda head coach dopo un quadriennio da assistente è partito benissimo non ha avuto sicuramente la fortuna dalla sua, con la squadra praticamente mai al completo. Sicuramente ha commesso qualche errore d’inesperienza,come non lanciare le giovani sin dall’inizio, e il risultato alla fine, con una retrocessione davvero impronosticabile a inizio anno,non gli dà ragione, considerando che sulla carta aveva una squadra più forte diq uella della passata stagione,che centrò i playoff. 5,5