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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: venerdì 6 maggio 2011

 Testata: La Provincia

Serie A2 femminile. Una retrocessione tra sfortuna, infortuni, e stanchezza

TecMar, quanta delusione

di Tommaso Gipponi CREMA — La stagione della Tec-Mar Crema è finita nel modo più doloroso e difficile da pronosticare, con una retrocessione in serie B che pone fine a un ciclo quinquennale del sodalizio biancoblù. La causa di un finale come questo non è una sola, ma una concomitanza di eventi che si sono accavallati nel corso della stagione. Difficile dire che la società abbia sbagliato qualcosa in fase di costruzione della squadra, per talento inferiore forse solo a quella che 3 anni fa arrivò a un tiro da tre punti dalla promozione in A1. Non si può certo dire però che la buona sorte abbia arriso alle cremasche. Sin dalla preparazione infatti sono arrivati infortuni più o meno gravi, a cominciare dal crack al ginocchio di Cerri a settembre. La Tec-Mar, dopo le prime sette giornate dove era prima in classifica, ha iniziato un periodo molto buio, quasi tre mesi con dieci sconfitte consecutive, alcune in gare davvero abbordabili, che col senno di poi sono risultate decisive. Se si fossero portate a casa almeno due di queste infatti le cremasche i playout non li avrebbero nemmeno giocati, salvandosi comodamente. Un periodo dove la chimica non c’era al contrario della sfiducia, che si faceva largo giornata dopo giornata, e della sfortuna ancora, con almeno 5 partite risolte all’ultimo possesso o quasi a favore delle avversane. Crema ha poi avuto un buon momento nel finale di campionato, dove perse per seri infortuni Frusca e soprattutto capitan Barbiero (altro momento decisivo della stagione) ha fatto quadrato e ha trovato un apporto molto consistente dalle più giovani. Per la salvezza diretta era troppo tardi però, e così sono arrivati i playout come miglior classificata, nell’anno però dove la formula del campionato era davvero sfavorevole. Anche questo è stato determinante. Cervia infatti era il peggior avversario possibile, avendo terminato ultimissimo conscio che non esistevano retrocessioni dirette, e avendo lavorato da mesi solo per essere in torma in questo periodo e recuperare tutte le sue infortunate, per preparare anche le finali scudetto Under 19. La dura serie al meglio delle tre gare ha ridotto alla riserva le energie delle cremasche anche nella serie successiva, contro un Biassono tecnicamente inferiore ma che semplicemente aveva più birra in corpo. Non solo sfortuna e coincidenze sfavorevoli comunque. Chi è andato in campo non sempre ha reso per come ci si aspettasse, e su questo la società dovrà fare le sue valutazioni quest’estate.