Data:
mercoledì 4 maggio 2011
Testata:
La Provincia
Serie A2 femminile, playout. Dopo la sconfitta di domenica la squadra di Pamiro deve vincere per sperare nella salvezza
TecMar, l’ora della verità. Stasera gara 3 con Biassono
di Tommaso Gipponi
CREMA — È l’ora della verità per la Tec-Mar Crema, che questa sera alle 21 contro Biassorio si gioca in una gara secca la possibilità dì continuare a lottare per la salvezza, in caso di vittoria, mentre la sconfitta significherà retrocessione in serie B.
Una gara cui le cremasche sono arrivate dopo una stagione tormentata, con gioie sì ma anche tante amarezze, e soprattutto tanta discontinuità,
specie in queste serie di playout. Sia contro Cervia che contro Biassono infatti le biancoblù hanno vinto bene la prima sfida ma poi non si sono sapute ripetere nella seconda, giocando in entrambi i casi senza la necessaria grinta. Contro Cervia poi e arrivata una sconfitta anche in gara 3 con la benzina che era proprio finita, e ci si augura che stasera tutto questo non si ripeta, anche perché stavolta vorrebbe dire un’amara e impronosticabile retrocessione. Sta al gruppo biancoblù
dimostrare quanta voglia ha di conquistare questa salvezza, e quanto attaccamento ha a questa maglia.
Anche Biassono è stanca? per cui questa sera vincerà chi saprà approcciare mentalmente megio questa ara, chi avrà meno paura, ma soprattutto chi avrà più voglia dì soffrire. Tecnicamente le biancoblù hanno davvero tutto per superare l’ostacolo, ma devono essere convinte. Il pubblico sarà sicuramente numeroso e caldo come non mai, pronto a spingere le sue beniamine, chiamate a dare il massimo. Tatticamente Crema dovrà andare meglio a rimbalzo rispetto a gara 2, e soprattutto non accusare quei momenti di vuoto mentale (specie all’inizio) che hanno dato coraggio alle brianzole. Ci sì augura poi che il tiro da tre, fondamentale negli equilibri tattici del Team, nei canestri amici entri con più continuità del 2/18 di domenica.
A livello fisico, sembra meno grave del previsto l’infortunio al ginocchio a Cerri, una lieve distorsione. La lunga lodigiana sarà nelle 10 ma il suo utilizzo verrà deciso solo in extremis. Per il resto tutte presenti per coach Pamiro, e tutte chiamate a una prestazione maiuscola, cosa che proprio non è successa a Biassono. Stavolta però non si può proprio più sbagliare.