Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: martedì 19 aprile 2011

 Testata: La Provincia

Serie A2 femminile. Dopo la sconfitta nella prima fase dei playout la strada per la salvezza si fa sempre più difficile

«TecMar, serve resettare la testa»

Coach Pamiro dopo il ko con Cervia

di Tommaso Gipponi CREMA— C’è bisogno di risollevarsi in casa Tec-Mar Crema, dove il morale è basso dopo la sconfitta al primo turno di playout contro Cervia. I motivì dello stop in gara 3 erano fin troppo evidenti, e agli occhi di tutti, compreso coach Gianluca Pamiro. «Cervia aveva davvero una marcia in più, hanno recuperato tutte e sono davvero ipercompetitive ora. Oggi come oggi a mio avviso farebbero strada anche nei playoff. Noi non abbiamo avuto la forza di fermarle. Ad un certo punto sulla loro intensità costante ci siamo fatti prendere dal panico e siamo andati completamente fuori giri. Ora l’unica cosa che ci resta da fare è resettare tutto e pensare partita per partita, un match alla volta senza fare calcoli. Dobbiamo tornare a giocare con la testa, tutte devono dare il massimo, e soprattutto prendersi le proprie responsabilità. Il nostro obiettivo rimane la salvezza. Ora affronteremo Biassono che è un’avversaria tosta ma che possiamo battere. Dobbiamo prepararci davvero molto bene in questi 10 giorni». Parole condivisibili e discorso salvezza ancora tutt’altro che chiuso, anche se difficile, perché posto che si superino le brianzole poi ci sarà comunque da affrontare uno spareggio con una squadra del girone sud ricco di incognite, sia perché l’avversario non si conosce che per la formula in due gare con la differenza punti, col ritorno in casa della formazione del sud che quindi parte comunque favorita. Infine una riflessione. Questo primo turno di playout ha salvato finora le ultime due della classe del girone nord, quelle che erano andate peggio, a dimostrazione del fatto che alla fine contava davvero essere in forma solo in questo momento. In questo senso il caso di Cervia e prorio emblematico. Una squadra che vince solo 3 partite su 26, e termina a dieci punti di distacco dalla penultima, gestendo le proprie forze per praticamente tutto il girone dì ritorno per prepararsi a questo periodo, non dovrebbe poter giocare i playout ma retrocedere direttamente. Una pecca in una formula evidentemente da rivedere.