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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: lunedì 28 marzo 2011

 Testata: La Provincia

TecMar condannata ai playout

Non basta il successo su Marghera: Cervia primo ostacolo

di Tommaso Gipponi CREMA — Si deciderà ai playout contro Cervia il destino in questo campionato della Tec- Mar Crema. Le cremasche sono riuscite a battere Marghera ma non a ribaltare la differenza punti con le veneziane, che quindi sono salve. La vittoria, e le sconfitte di Milano e Biassono, regalano al Team il quart’ultimo posto matematico, con quindi post season contro le ravennati ultime in una serie al meglio delle tre partite con la bella in casa. UnTeam che contro Marghera è partito male, forse sentendo troppo l’importanza del match, con brutte percentuali e con una zona che veniva spesso battuta dai tagli al centro delle lunghe veneziane (2-9 all’8). Solo nel finale Crema si riavvicinava animato dalla tripla di Conti. Nel secondo quarto Marghera riallungava con Brunelli e Brotto, che firmavano il 16-24 al 14’. Qui il Team si risvegliava, con la prima tripla a segno per Fumagalli e ai primi punti di Caccialanza. Il finale di frazione vedeva le due squadre segnare a ripetizione, e Crema a inseguire di 4 lunghezze all’intervallo per colpa dello scarno 28% al tiro ma soprattutto di un rivedibile 3/9 ai liberi. Saranno proprio le conclusioni a cronometro fermo a impedire alle cremasche di vincere ribaltando anche il meno 11 dell’andata, con 13 errori su 24 tentativi totali davvero sanguinosi. Nella ripresa Crema entrava con un altro spirito e trovava il canestro con molta più continuità. Soprattutto con Censini (15 nella ripresa) e Fumagalli, che iniziava a inquadrare il canestro da tre firmando addirittura il 42-35 per il Team, merito anche di una difesa a uomo molto aggressiva. Le biancoblù si fermavano un momento, permettendo alle avversarie di risorpassare con un paio di triple notevoli di Brunelli e con qualche disattenzione di troppo in difesa. Sempre Brunelli segnava il suo ventiseiesimo punto a 4 minuti dal termine per il 50-54. Qui la mossa che decideva il match, con Pamiro che toglieva un’inconsistente Belfiore e se la giocava con 5 guardie e una difesa molto aggressiva a tutto campo. La rimonta con sorpasso e allungo portava la firma di Censini, in un finale dove grazie a tre triple in rapida successione la TecMar ha coltivato per qualche momento anche il sogno del più 12, frustrato però dagli errori dalla lunetta e anche da qualche non fischio di troppo da parte degli arbitri.