Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: domenica 20 marzo 2011

 Testata: La Provincia

Serie A2. Partita giocata sempre punto a punto. La sconfitta adesso complica le cose. La salvezza matematica è ormai lontanissima

TecMar, sogno solo sfiorato

A Cagliari ko di 7 punti, in una buona gara

di Tommaso Gipponi CAGLIARI — Sfiora un’altra impresa la TecMar Crema sul campo della Virtus Cagliari, ma si deve arrendere nel finale a causa della sfortuna ma anche di qualche fischio controverso. Non era una gara impossibile quella in terra sarda, contro una Virtus vogliosa di riscatto dopo alcuni risultati deludenti ma anch’essa con seri problemi di infortuni, tanto da andare a segno solo con 4 giocatrici e tutte in campo per 40 minuti. Partivano male le cremasche, subito sotto 9-1 e a subire la fisicità di Ntumba e Warner vicino a canestro. È Capoferri a dar la prima scossa a un Team che riusciva comunque a chiudere il primo periodo sotto di 5. Dopo 2 minuti di seconda frazione Crema perveniva al pareggio grazie ai liberi di Conti e alla seconda tripla di serata di Fumagalli. Nella ripresa subito Virtus al massimo vantaggio sul 38-28, ma nuova riscossa cremasca firmata da 8 punti di Fumagalli per il 40-38, prima di una tripla di Miccio e di un canestro in acrobazia di Censini per il 43-40 del 30’. L’ultimo quarto era davvero vibrante. Lo apriva meglio Cagliari, con un 4-0 firmato Warner cui rispondeva Censini. Dall’altra parte però la capitana cagliaritana Marcello segnava da tre punti il 49-42 che sembrava chiudere il match. Non per questa TecMar e soprattutto non per la super Fumagalli di ieri sera, che dopo due liberi di Rizzi infilava due piazzati e la sesta tripla di serata per il sorpasso Crema sul 49-51. Cagliari sorpassava con Warner ma Censini dalla lunetta dava il 52-53 a 3’ dalla fine, l’ultimo vantaggio per Crema. La Virtus infatti trovava una tripla provvidenziale con Miccio all’ingresso degli ultimi 2’, mentre Crema sprecava dall’altra parte più di un’occasione di pareggiare. In difesa poi le cremasche erano costrette al fallo sistematico. L’8/10 delle padrone di casa dalla lunetta in questo frangente chiudeva definitivamente il match. Sconfitta, o vittoria sfiorata, che brucia per le cremasche, sempre più indirizzate a questo punto verso i playout. Se questo pomeriggio Marghera dovesse vincere a Borgotaro allora la post season sarebbe ormai matematica.