Data: sabato 19 febbraio 2011

 Testata: La Provincia

Serie A2 femminile, questa sera la TecMar cerca l’impresa a Udine

UDINE — Trasferta durissima questa sera alle 20.30 per la Tec-Mar Crema, che fa visita alla Delser Udine seconda in classifica. Il divario in graduatoria tra le due compagini suggerirebbe un esito scontato a favore delle friulane, ma in realtà non è proprio così. Le udinesi sono reduci da 4 vittorie e due sconfitte in questo girone di ritorno,mal’ultima volta che hanno giocato davanti al pubblico amico hanno perso a sorpresa contro Alghero, e nell’ultimo turno sono passate a Milano (che sta dietro la TecMar) solo all’overtime. Più di tutto ciò però, la convinzione che le cremasche possano giocarsi questa partita nasce ripensando alla gara d’andata, vinta a sorpresa dalle biancoblù con canestro all’ultimo secondo di Barbiero dopo un lungo inseguimento. Udine è sicuramente più attrezzata del Basket Team, più lunga, completa e fisica, ma è altresì una squadra realmente tecnica, di quelle che giocano a pallacanestro (secondo attacco del girone) e non cercano solo di non far giocare gli altri con difese iperaggressive (come per esempio era San Martino). È il genere di squadra contro cui Crema si accoppia meglio, e i risultati degli ultimi anni sul campo friulano (prima tra tutte la vittoria a sorpresa dello scorso campionato) lasciano ben sperare. Di contro però la Tec-Mar non arriverà a questo impegno nelle migliori condizioni possibili. Paola Caccialanza è inserita nelle 10 a referto manon è ancora in grado di scendere in campo e verrà risparmiata. Anche Frusca deve smaltire una botta al ginocchio ma dovrebbe recuperare. Per il resto tutte presenti, e vogliose di riscattare una sconfitta come quella con San Martino che brucia ancora parecchio. La Delser non ha una vera e propria “giocatrice franchigia”, matanti elementi di buonissimo livello, con coach Abignente che può ruotare tranquillamente dieci ragazze senza che l’intensità scenda. Per vincere il Basket Team dovrà giocare praticamente la partita perfetta. Il tempo per la possibile risalita infatti è sempre meno. (t.g.)