Data:
lunedì 24 gennaio 2011
Testata:
La Provincia
TecMar, crisi senza fondo
Kocasalingo con Vigarano, è la nona sconfitta consecutiva
di Tommaso Gipponi
CREMA — Non si risolleva nemmeno contro il Vigarano la Tec-Mar Crema, che pur mettendoci molta voglia alla fine deve soccombere a una squadra che in questo momento è fisicamente superiore. Le cremasche ci hanno provato e sono rimaste in partita grazie alle 10 triple a segno, unica nota positiva di un attacco che per il resto ha stentato sia da sotto che soprattutto nel non riuscire mai ad attaccare il canestro in maniera decisa, come dimostrano i soli 4 liberi tentati. L’inizio vedeva mani fredde da entrambe le parti. Appena Crema le scaldava un po’ arrivavano le triple di Fumagalli e Caccialanza per l’8-4. Vigarano però rientrava in un amen con un 10-0 fatto tutto di azioni in velocità a un ritmo che il Team non poteva tenere. Stesso copione nel secondo periodo, con biancoblù sempre ad inseguire in tutti i sensi le rapidissime avversarie, che pure non sfolgoravano in attacco, ma che al 20’ si vedevano fischiati solo due falli contro. Crema pagava quindi le proprie difficoltà offensive, che all’intervallo si traducevano in un rivedibilissimo 5/23 da due e 4/10 da tre, senza nessun libero tentato, e con le ferraresi a comandare a rimbalzo 29-16. Nella ripresa subito Savelli firmava la doppia cifra di un vantaggio che arrivava anche a 15 lunghezze in un paio di circostanze. La Tec-Mar viveva di fiammate, generate principalmente dalle triple di Fumagalli e Caccialanza, e dalla grinta di Censini (37-44 al 29’). Vigarano apriva l’ultima frazione con un nuovo 6-0 davvero sanguinoso per il 37-50. Le padrone di casa avevano un’ultima reazione d’orgoglio, e coi punti ancora di Censini, Fumagalli e soprattutto Caccialanza riuscivano a riportarsi sino al 50-55. Qui Censini forzava un paio di situazioni e Vigarano riallungava dalla lunetta con Aleotti. Caccialanza aveva ancora la forza di mettere 5 punti in un amen per il nuovo meno 5 e a 40” dal termine Crema si trovava nella situazione di dover spendere un fallo per fermare il tempo, che non veniva commesso per due azioni consecutive nonostante coach Pamiro lo chiamasse a gran voce dalla panchina, un dato questo davvero preoccupante.