Data:
domenica 16 gennaio 2011
Testata:
La Provincia
TecMar a un fischio dalla riscossa
Una chiamata arbitrale vanificauna prestazione incoraggiante
di Tommaso Gipponi
CAGLIARI—LaTec-MarCrema si ritrova come squadra ma non riesce a ritrovare anche la vittoria, sfiorandola solamente sul campo di una compagine davvero tosta come il Cus Cagliari. Una partita che ha riportato alla mente le prime trasferte del girone d’andata per il Team, che giocava bene ma non riusciva a strappare il successo anche per demeriti non propri. E è stato anche questo il caso, visto che sostanzialmente la gara si è decisa a causa di una chiamata arbitrale molto controversa, in una direzione di gara che complessivamente non era stata nemmeno male. A 20” dal termine con Crema a meno 3 infatti Fumagalli infilava la tripla del pareggio che sarebbe valsa il supplementare,magli arbitri la annullavano per un fallo in attacco di Barbiero sotto il canestro, un blocco in movimento chiamato quando per tutta la partita gli arbitri non ne avevano fischiato nemmeno uno. Un Crema che peraltro non ha potuto schierare Caccialanza, in panchina per onor di firma, e che già doveva fare a meno di Conti. Nonostante questo partiva bene il Team, che pur inizialmente concedendo troppo in difesa giocava di squadra in attacco rimanendo incollata alle avversarie, prima di un minibreak firmato Fabianova per il 24-18 del 10’. Ancora meglio le cremasche nel secondo quarto, che grazie a un’ottima Fumagalli (finalmente con un minutaggio consistente e quasi sempre nel suo ruolo naturale), a Belfiore e alla grinta di Censini firmavano sorpasso e allungo sino al più 6 al (28-34), siglato proprio da una tripla di Censini al 16’. In questa fase le ospiti sprecavano anche qualche pallone di troppo inattacco impedendo un allungo più consistente che la buona difesa avrebbe permesso. Una tripla di Fabianova permetteva al Cus di andare a riposo con sole tre lunghezze da recuperare. Nella ripresa la gara si faceva molto equilibrata. La Tec-Mar resisteva avanti di 2-4 punti per diversi minuti ancora grazie alla difesa, spesso a zona, e alla precisione dalla lunetta di Censini e Frusca. Sul finire di quarto saliva in cattedra però la Brunetti con 8 punti consecutivi a cavallo degli ultimi due periodi, propiziando un break per Cagliari chiuso da un altro suo canestro per il 53-47. Crema però non era morta e provava ancora a reagire, con Censini e Fumagalli, e arrivava all’ultimo possesso sul meno tre prima che una chiamata arbitrale regalasse la partita alle sarde. Una sconfitta che brucia per il modo beffardo in cui è arrivata, ma che più che mai può essere considerata una mezza vittoria, alla luce delle recenti disastrose prestazioni.