Data:
martedì 11 gennaio 2011
Testata:
La Provincia
Serie A2. Il tecnico delle cremasche: «Contro Alghero
ci è mancato il carattere nel momento decisivo della gara.
Sabato altra sfida molto delicata contro la Cus Cagliari
«TecMar, ora serve reagire»
Pamiro: «Un momento difficile, colpe anche mie»
di Tommaso Gipponi
CREMA — È un momento davvero difficile per la TecMar Crema, che domenica contro Alghero ha offerto la peggior prestazione della sua stagione rimediando una pesante sconfitta interna contro una squadra, sulla carta ma poi anche alla luce dei fatti, assolutamente alla portata. Il dato più preoccupante però è che il termine “peggior prestazione” lo avevamo usato anche nelle due partite precedenti, a testimonianza di un periodo davvero negativo e di una situazione generale che pare stia precipitando. Anche a coach Gianluca Pamiro viene difficile trovare le parole per commentare l’ultima partita: «C’è poco da parlare, bisogna passare ai fatti. Con Alghero abbiamo giocato una bruttissima gara, come le due precedenti. È evidente che non siamo in condizioni ottimali, c’è grande confusione. Le tante sconfitte poi minano la fiducia della squadra, che appena si trova davanti a una difficoltà fatica a reagire. Un difetto che questo gruppo si porta dietro dalle scorse stagioni». Qualche colpa particolare? «Di tutti e mi ci metto anche io in prima persona. Però tutti insieme dobbiamo provare a reagire. Dobbiamo restare uniti, essere compatti e mettere da parte tutti i personalismi. Come siamo arrivati in una situazione come questa possiamo uscirne. Alla fine basterebbe una vittoria per ridare morale. Meno parole e più umiltà da parte di tutti». In particolare con Alghero cosa non ha funzionato? «Abbiamo pagato tanto fisicamente, in termini di centimetri e chilogrammi, loro hanno sfruttato al meglio questa superiorità. Dovevamo sopperire il gap col carattere, che bene o male fino alla gara contro la Virtus Cagliari nel girone d’andata non c’era mai mancato, ma domenica proprio non c’è stato. Senza carattere e aggressività non si vince. Anche nell’ultimo quarto, quando loro erano senza playmaker, avevo chiamato la zona per proteggerci dai miss match in termini di centimetri, ma il piano era che le due giocatrici davanti dovessero pressare la palla, cosa che non è proprio riuscita togliendoci l’ultima possibilità di rimonta. L’unica cosa che possiamo fare è metterci a lavorare duramente, il campionato è ancora lungo». Il calendario mette il Team davanti a una trasferta a Cagliari contro il Cus non proprio agevole per sabato. Oltretutto sarà in dubbio la presenza di Paola Caccialanza, la cui caviglia destra è ancora gonfia. Una decisione sul suo impiego verrà presa probabilmente nell’immediato prepartita.