Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: domenica 2 gennaio 2011

 Testata: La Provincia

Serie A2. Il dirigente cremasco: «L’inizio di campionato non ci ha illuso. Sapevamo che sarebbe stata una stagione molto difficile per noi. Tranne le ultime due sconfitte per il resto nessun appunto alla squadra»

«TecMar non preoccupata»

Il ds Manclossi: «Ci aspettano 13 finali,manoi ci saremo»

di Tommaso Gipponi CREMA — Sta lavorando sodo la TecMar Crema, per ripresentarsi alla prima di ritorno il 9 gennaio in casa con Alghero nelle migliori condizioni possibili. La squadra martedì sera disputerà un’amichevole casalinga col Fiorenzuola di B d’Eccellenza. Si vuole assolutamente riprendere il campionato con un successo, che manca ormai da due mesi alle biancoblù. A spronare il gruppo il direttore sportivo Paolo Manclossi: «Inutile nascondere la nostra delusione per gli ultimi risultati. Nonostante le sei sconfitte consecutive forse solo nelle ultime due, a Marghera e in casa con Borgotaro, la squadra ha qualcosa da farsi perdonare. E questo al di là dei problemi di quest’ultimo periodo dove al calo di forma fisica si è aggiunto in modo pesante un calo mentale, che ci poteva stare dopo le prime partite dove la squadra ha dato veramente tanto. Purtroppo è coinciso con gare ampiamente alla nostra portata». Forse la prima parte vi aveva un po’ illusi? «Assolutamente no. Siamo sempre stati con i piedi per terra perché eravamo coscienti che pur meritandolo erano stati dei dettagli a farci vincere certe partite e che quindi la tendenza poteva cambiare. Eravamo molto soddisfatti all’inizio perché pur in emergenza la squadra aveva risposto al meglio. Riteniamo che non ci siano molti appunti da fare alle ragazze anche in questo momento difficile. Contro Cagliari, Bolzano e Borgotaro le avversarie non hanno rubato nulla ma con un pizzico di fortuna in più e forse qualche fischio contrario in meno ora staremmo parlando di tutt’altra situazione, a parità di condizione fisica e scelte tecniche. Certamente si può migliorare e siamo molto fiduciosi, nel gruppo come in coach Pamiro che riteniamo stia facendo un buon lavoro al suo esordio come head-coach. Oltre alla miglior forma fisica la squadra deve ritrovare quello spirito e quella compattezza che ha caratterizzato le prime gare». Quali prospettive di classifica può avere ora la vostra squadra? «Considerando la formula, la classifica e il valore delle avversarie, siamo sicuri che ci attendono 13 finali. L’augurio che ci facciamo è che Pamiro possa contare su tutte le ragazze messe a sua disposizione, che riteniamo un gruppo ben assortito in termini di esperienza, talento, freschezza e carattere. A lui naturalmente il compito e la responsabilità per impiegarle al meglio per centrare gli obiettivi posti. Naturalmente non è facile e neppure scontato, ma siamo convinti che ce la possiamo fare».