Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: giovedì 23 dicembre 2010

 Testata: La Provincia

Tec-Mar, la rimonta non basta

La squadra cremasca arriva solo a -2 dal Borgotaro (70-72)

di Tommaso Gipponi CREMA — Finale d’anno amarissimo per la Tec-Mar Crema, che rimedia in casa contro l’abordabile Roby Borgotaro la sesta sconfitta consecutiva, ancora una volta in volata. È anche onesto dire però che per tre quarti il Basket Team ha giocato davvero male, evidenziando moltissimi problemi attuali. Nell’ultimo quarto invece Barbiero e compagne hanno imbastito una grande rimonta, da meno 15 fino alla parità negli ultimi secondi. Decisivi sono state due decisioni arbitrali avverse alle cremasche. Dapprima un fallo inesistente a Fumagalli su Martini (era stoppata netta) che ha mandato in lunetta la parmigiana per il più 1 con 7” da giocare, e successivamente, sull’ultimo possesso b i a n c o b l ù , uno sfondamento (anche questo molto al limite) fischiato a Censini in penetrazione contro Iemmi, che dalla lunetta ha sigillato poi il 70-72 finale. Una rimonta nell’ultimo quarto che ha dimostrato chiaramente come Crema fosse più forte di Borgotaro, arrivata quando finalmente la squadra ha iniziato a difendere con carattere e in attacco a trovare soluzioni decise. Sin dall’inizio il Team, con le due lunghe Barbiero e Belfiore in campo contemporaneamente, subiva le pariruolo ospiti Fritz e Martini, di fatto due ali piccole, che segnavano a ripetizione. Una volta abbassato il quintetto Crema andava molto meglio e a inizio secondo quarto si portava avanti anche 23-16. Da lì in poi buio pesto. Il Team concedeva 26 punti in otto minuti alle avversarie (andate a riposo sul più 9) e apriva la ripresa con 4 perse di fila che denotavano solo una grande confusione generale. Le ospiti poi spingevano sull’acceleratore e al 29’ chiudevano un parziale di 10-0 firmato Martini-Vaccaro per il massimo vantaggio sul 44-59. Nell’ultimo quarto invece la rimonta, firmata in gran parte da Caccialanza che però commetteva il quinto fallo con 4 minuti da giocare. Crema ci credeva e arrivava al pari con Censini a quota 70, e si giocava la vittoria all’ultimo possesso, purtroppo ancora una volta senza fortuna.