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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: domenica 21 novembre 2010

 Testata: La Provincia

A2 femminile. Dopo l’impresa ‘galattica’ ai danni di Udine, la squadra di Pamiro a Bologna torna... sulla Terra

Non siamo Tec-Marziane

Senza Belfiore, e tartassate dagli arbitri, le cremasche si arrendono

di Tommaso Gipponi BOLOGNA – La Meccanica Nova si rivela uno scoglio troppo grande per una Tec-Mar Crema in condizioni davvero difficilissime, che comunque non ha demeritato come sempre sul piano dell’impegno. Bologna ieri è stata più forte, nulla da dire, ma sicuramente non è stata sfavorita da una coppia arbitrale capace di mandarla in lunetta 34 volte contro le 7 delle cremasche, già fisicamente in difficoltà rispetto alle avversarie (come dimostra il 56-37 a rimbalzo e le 24 carambole offensive delle felsinee) stante l’assenza di Belfiore, tenuta saggiamente a riposo per i problemi al ginocchio. Bologna era partita fortissimo, con un 14-0 frutto di tre triple consecutive contro un Team inizialmente stordito. Crema trovava il primo canestro al 5’ con Barbiero e si riavvicinava con due siluri di Fumagalli (19-8 all’8’). Le padrone di casa però erano davvero in ritmo e chiudevano al 10’ sul 29-14, che diventava 34-16 dopo pochi minuti di seconda frazione. Crema però aveva la solita grande reazione d’orgoglio. La terza tripla di Fumagalli, unita a due analoghi tre punti di Frusca e a due liberi di Barbiero riportavano le cremasche sino almeno 8 (35-27). Prima della pausa però era Zanoli a prendere in mano la partita con due conclusioni pesanti per il 45-32 dell’intervallo lungo. Bologna apriva la ripresa con un altro 5-0, ma la Tec-Mar non era ancora morta e grazie a due piazzati di Barbiero e a una tripla di Caccialanza si riportava ancora a meno 11. Sul finire del quarto gli episodi decisivi, tutti griffati dagli arbitri che rifilavano prima due tecnici ed espulsione a coach Pamiro, e poi un antisportivo davvero inesistente a Berbiero, che permettevano alla Meccanica Nova di tirare 10 liberi praticamente consecutivi e costruirsi il vantaggio decisivo. Nell’ultimo quarto si capiva presto che non c’era più speranza di rientrare e allora ampio spazio alle più giovani, che peraltro non demeritavano, contro una Bologna che non si è fermata sino all’ultimo minuto in particolare con Barlassina, una delle acquisizioni principali dell’estate che finora aveva molto deluso, ma che ieri ha toccato il season high con 19 punti di cui buona parte nel finale.