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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: giovedì 11 novembre 2010

 Testata: La Provincia

Serie A2. La prossima sfida sarà contro Udine squadra in testa alla classifica. Soprattutto è la retroguardia delle friulane a destare grande preoccupazione. La vittoria con San Martino ha dato comunque grande morale alle cremasche

TecMar, tegola Caccialanza

Problema al menisco, domenica in forse

di Tommaso Gipponi CREMA—Lavora sempre tra mille difficoltà durante la settimana la TecMar Crema, di cui ormai non si ricordano più allenamenti dove coach Pamiro ha avuto tutte le proprie giocatrici a disposizione. L’ultima indisponibile in ordine di tempo è Paola Caccialanza, infortunatasi al ginocchio nell’ultima vittoriosa battaglia di San Martino. Nulla di grave comunque per la forte guardia cremasca, autrice finora di un’ottima prima parte di campionato, gli approfondimenti effettuati hanno evidenziato uno schiacciamento del menisco, senza però lesioni. La giocatrice starà quindi ferma per tutta la settimana per precauzione ma si proverà comunque a schierarla domenica nel big match contro Udine, valutando le sue condizioni all’ultimo momento. Per il resto, lavora ancora a parte Fumagalli, alle prese con qualche fastidio muscolare, ma anche lei sarà della partita come tutte le altre. Una gara che si annuncia davvero difficile, e non solo per gli acciacchi della Tec- Mar. Udine è squadra tostissima, e non è in testa alla classifica (assieme a Cagliari e Bologna) per caso. Soprattutto è la retroguardia delle friulane a impressionare, tanto che dopo sei giornate sono la miglior difesa del campionato con una media di 45 punti subiti. Bisognerà quindi giocare con grande intelligenza contro una squadra che soprattutto fisicamente è nettamente superiore a quella cremasca. Le difese così intense si battono con molto contropiede, ma per farlo bisognerà avere il controllo dei rimbalzi, e quindi grande intensità da parte di tutte per sopperire al gap di centimetri. Di fatto però, la TecMar dovrà semplicemente giocare con lo stesso animus pugnandi delle ultime due vittoriose trasferte, e allora anche una montagna altissima come Udine non sarà impossibile da scalare.