Data:
venerdì 22 ottobre 2010
Testata:
La Provincia
Serie A2 femminile. Da verificare in casa cremasca le condizioni fisiche di Frusca e Barbiero
Domenica la sfida casalinga con Cervia, a quota 0
di Tommaso Gipponi
CREMA — Si sta preparando a ranghi ridotti la Tec-Mar Crema, per la delicata partita che la vedrà ricevere domenica pomeriggio il Terme di Cervia. Gara difficile e con due punti in palio pesantissimi, che soprattutto per le ravennati rappresenta un po’ l’ultima spiaggia, visto che sono una delle due squadre che ancora non hanno raccolto vittorie in questo campionato. Le difficoltà del Basket Team sono invece di natura fisica al momento. Barbiero e Frusca sono state tenute ferme per tutta la settimana. Frusca proverà ad allenarsi stasera nella rifinitura, mentre per Barbiero (che sente ancora dolore alla caviglia) una decisione verrà presa direttamente domenica. È chiaro comunque che entrambe, anche se presenti, non potranno essere al meglio. Soprattutto la presenza della capitana, anche per pochi minuti, sarebbe fondamentale, visto che come uniche lunghe di ruolo ci sono Giorgia Belfiore e all’occorrenza la giovane Chiara Lodi, che però è più un’ala. Gara difficile da preparare anche tatticamente questa. Cervia in tutto e per tutto è una squadra giovanile, che ama correre e difende fortissimo. Orfana della sua stellina Carangelo, alle prese con un lungo infortunio, la compagine romagnola non ha una vera e propria leader, ma ripartisce le responsabilità su più giocatrici, tutte mediamente pericolose. Oltretutto, Cervia ha tutte le sue dieci giocatrici di rotazione con almeno 10 minuti di media a partita, segno di rotazioni lunghe che possono garantire un’intensità costante. Il Team però ha più talento, e questo è fuori discussione, dovrà solo trovare il modo per farlo venire fuori. Fondamentale per le cremasche sarà giocare con grande tranquillità, eseguire bene i giochi senza forzare, dosare il ritmo a seconda delle circostanze. Se la gara diventerà una bagarre senza controllo saranno le ravennati favorite, per via delle maggiore intensità fisica che possono metterci. In difesa poi la Tec-Mar, visti i problemi fisici, è probabile che faccia poco uso della uomo e si affidi con più continuità alle zone, che tendono a far risparmiare energie e falli. Variare spesso la difesa, magari anche all’interno della stessa azione, potrebbe essere una chiave importante per le biancoblù, vista la poca esperienza a questo livello delle dirimpettaie. Nelle sfide delle scorse stagioni almeno è stato sempre così.