Data:
domenica 22 marzo 2009
Testata:
La Provincia
A2 femminile. Prevedibile sconfitta a Marghera, ora ci si gioca tutto col S. Bonifacio
Bertolli giù nel Borroni
MARGHERA (Ve) — Non riesce alla Bertolli Crema il miracolo di espugnare il campo della Sernavimar Marghera, che messa spalle al muro dopo sei stop consecutivi ha giocato una partita di grande intensità. Troppa probabilmente per una formazione cremasca che in testa aveva forse già la sfida di domenica prossima in casa, quando alla Cremonesi scenderà il San Bonifacio. Sarà una vera e propria finale. Le veronesi infatti, come era facile attendersi, hanno battuto in casa il San Martino di Lupari agganciandolo in classifica. Il Team è solo due lunghezze avanti, ma non può proprio permettersi di perdere questa sfida, visto che vanta scontri sfavorevoli contro entrambe le formazioni. Se venissero agganciate, sarebbero le cremasche ad essere ultime in classifica, con una sola giornata ancora da disputare. Praticamente, una retrocessione diretta quasi certa. Marghera è partita subito a spron battuto, piazzando un 13-2 di parziale contro un Team che ha approcciato in modo abbastanza molle la partita. Andate sotto 19-8 al 10’, le cremasche sono andate molto meglio nel secondo quarto. L’ottimo apporto delle giovani unito a una ritrovata efficacia sia in difesa che in attacco facevano sì che Barbiero e compagne ritornassero a contatto delle avversarie. Per 9’30” Marghera ha segnato solo 4 punti, ma proprio nel finale un paio di palle perse banali delle biancoblù lanciavano due contropiedi delle veneziane chiusi da due triple chirurgiche di Borroni. Nella ripresa il Team ha continuato a giocare con voglia, ed è stato in partita sino al 35’ (34-31). Le padrone di casa però piazzavano un parziale decisivo di 9-0 aperto ancora da una tripla di Borroni, e riuscivano ad andare all’ultima pausa su un rassicurante più 13. A spegnere sul nascere ogni tentativo di rimonta della Bertolli poi ci ha pensato l’arbitro Erriu, capace di affibbiare in questa pausa un tecnico al dirigente accompagnatore Luciano Denti, che non aveva aperto bocca, accusandolo di “guardarlo con aria di sfida”, una cosa francamente mai vista. L’ arbitro sardo poi ha continuato nella sua opera concorrendo in modo determinante all’assegnazione di ben 16 liberi alla Sernavimar nell’ ultimo quarto, contro i soli due del Team. La partita praticamente non si riapriva più. Ora il Team deve recuperare la concentrazione in vista della fondamentale sfida di domenica. (Tomaso Gipponi)