Data:
lunedì 16 febbraio 2009
Testata:
La Provincia
Basket, serie A2 femminile Bertolli, Striulli di dolore
CREMA – Una squadra allo sbando. Questo è sembrata ieri sera la Bertolli nella sfida che avrebbe dovuto rilanciarla contro Udine. Una partita che le biancoblù non hanno giocato, e senza motivo vista la sua importanza. La squadra è sembrata molle e senza idee, senza quel mordente che servirebbe per tirarsi fuori dalle secche. Possibile che questo fior di giocatrici, che in carriera hanno fornito ben altro tipo di prestazioni, si siano involute in questo modo? La realtà è proprio questa oggi, il Team è una squadra non da serie A in questo momento, e domenica si giocherà a San Martino di Lupari l’ultimo posto in classifica, quello che vale la retrocessione diretta. Continuando a giocare in questo modo, la via verso la serie B sarà quanto mai rapida. San Martino ha appaiato in questo turno le cremasche e il San Bonifacio grazie alla fantastica vittoria di Marghera, e ha il morale a mille, esattamente il contrario di quello delle cremasche, mai così basso anche a giudicare dalle facce che si sono viste in campo. Coach Bacchini in settimana aveva promesso minutaggi minori per tutte ed è stato di parola, non concedendo più di 26 minuti a nessuna sua ragazza. In quintetto base sono state lanciate a sorpresa Tagliabue come ala forte per controllare lo spauracchio Filippi e Manera dal primo minuto, due giocatrici che avrebbero dovuto fornire l’atletismo necessario ad evitare di ripetere l’inizio molle della settimana precedente. La mossa però non ha dato i suoi frutti. Il Team è partito ancora male, anzi, malissimo, nella ormai consueta maniera: difesa inesistente sulla palla e in aiuto, attacco farneticante fatto più di palle perse che di conclusioni almeno tentate. Bacchini ha iniziato presto con le rotazioni, e dopo 6’ aveva già cambiato completamente il quintetto in campo. Anche questa mossa senza frutti, con Udine che senza sfavillare al 10’ si ritrovava avanti 9-18. Nel secondo quarto la musica non è cambiata. Appena le friulane iniziavano ad aggiustare la mira da tre punti il vantaggio si dilatava, con Filippi che dall’arco metteva la sua unica tripla del match per il 18-35 del 18’, momento in cui oltretutto Censini commetteva il quarto fallo. Monticelli allo scadere dava alle cremasche il meno 15 della pausa lunga, un vero e proprio saldo per quel che si era visto nella prima metà. La partita si poteva riaprire, a patto di vedere in campo la Bertolli dei giorni migliori, che però è rimasta negli spogliatoi. La difesa era sempre più molle che mai e così Udine poteva portarsi sul più 20, gestendo con la massima tranquillità. La ripresa è vissuta tutta così, in un silenzio quasi surreale rotto solo dalla gioia delle friulane per i propri canestri e da qualche protesta del pubblico cremasco contro gli arbitri, che di sicuro ci hanno messo del loro (vedi i soli due liberi tentati dal Team) ma che non possono essere additati come i responsabili di questa débacle biancoblù. L’ultimo quarto scorreva senza sussulti, come in un’amichevole, con le due squadre, soprattutto quella cremasca, che cercavano di far passare più in fretta possibile il tempo per terminare questa gara da incubo. (Tommaso Gipponi)