Data:
domenica 15 febbraio 2009
Testata:
La Provincia
A2 femminile. San Martino passa a Marghera, la squadra di Bacchini ‘costretta’ a battere la pericolosa squadra friulana
Bertolli fra l’incUdine e il martello
CREMA — Impegno molto complicato questo pomeriggio per la Bertolli Crema che riceve alla Cremonesi di via Pandino una compagine in piena lotta playoff come la Sporting Club Udine. Le cremasche ci arrivano in una situazione di classifica davvero difficile, e avrebbero bisogno di questi due punti come l’aria. L’avversaria però è di quelle complicate, che merita in pieno la classifica che ha e che soprattutto sta attraversando un buon momento di forma. Udine è compagine completa in ogni reparto, con l’unico neo forse di non avere una panchina lunghissima. I pericoli maggiori per il Team sono nell’ala Filippi, nella pivot italo-americana Vanin e nella guardia Carù, che coach Bacchini conosce molto bene per averla allenata tanti anni a Broni. D’altro canto, è anche vero che la Bertolli ha offerto le sue prestazioni migliori, purtroppo non sempre coronate dal successo, contro formazioni di alta classifica, e soprattutto in casa. Le vittorie contro Marghera e Bologna sono due situazioni che devono servire da esempio per affrontare la gara odierna. Il Team peraltro viene da una delle sue più brutte esibizioni quest’anno, la sconfitta interna con Montichiari che in classifica pesa davvero tanto. Bisognerebbe recuperare quei due punti proprio oggi. In casa biancoblù oggi tutte presenti e stesse dieci a referto di domenica scorsa. In settimana coach Bacchini si è fatto sentire con la squadra chiedendo un atteggiamento diverso in campo. Si spera che le cremasche abbiano recepito e giochino un’altra partita di alto livello, perché di occasioni da qui alla fine del campionato ce ne sono sempre meno. Oltretutto, una sconfitta oggi renderebbe ancora più tesa la trasferta di domenica prossima, quando Barbiero e compagne dovranno far visita al San Martino di Lupari con la prospettiva di essere agganciate, superate e relegate all’ultimo posto in classifica.
(Tommaso Gipponi)