Data:
lunedì 19 gennaio 2009
Testata:
La Provincia
A2 femminile. Bertolli Nova con Bologna?
Bacchini: due passi indietro nelle ultime gare Bisogna rimettersi a correre
CREMA — Ci sono pochi commenti dopo la netta sconfitta della Bertolli Crema in quel di Reggio Emilia. Pochi in quanto la compagine biancoblù ha ben poco da recriminare, essendosi dimostrata inferiore alla formazione emiliana. Occorre quindi guardare avanti, a una prossima avversaria che si chiama Meccanica Nova Bologna che può essere battibile, sfruttando magari il fattore campo. «A Reggio abbiamo perso semplicemente perché loro sono più forti – commenta coach Filippo Bacchini – Avevamo anche iniziato bene ma poi siamo sempre stati sotto. Salvo solo un paio di sprazzi nel terzo e quarto periodo, ma non posso onestamente affermare che siamo mai stati veramente in partita. C’è stato un momento in cui non abbiamo più segnato per 5-6 minuti, e lì siamo andati sotto di 20. Poi siamo tornati a meno 10 per due volte con la palla in mano ma non siamo riusciti a segnare e, complici anche i due antisportivi e il tecnico, siamo ritornati a meno 20 con partita chiusa. Perdere a Reggio ci sta, magari avrei preferito che ce la fossimo giocata di più. Dopo i progressi fatti nell’ultima parte del 2008 e culminati con la vittoria con Bolzano, le ultime due gare sono state invece un deciso passo indietro». Ora però arriva Bologna, squadra dalle caratteristiche molto particolari: «Sotto canestro sono fortissime con le torri Arnetoli, che sta anche giocando bene, e Temnik. In più hanno anche recuperato tutte le infortunate. Sarà difficile, e noi dovremo cercare di giocare col coltello tra i denti. Siamo però anche davvero una squadra impronosticabile, nel senso che possiamo battere chiunque ma anche perdere contro chiunque». Chiave tattica fondamentale per la Bertolli sarà correre, per evitare che le due torri bolognesi si schierino. L’innesto di Manera in questo senso pare quello che ci vuole, con la sua capacità di cambiare ritmo alle partite che i tifosi cremaschi ben ricordano. (Tommaso Gipponi)