Data:
mercoledì 24 dicembre 2008
Testata:
Il Nuovo Torrazzo
BASKET A2
Bertolli: manca la continuità
È ancora la discontinuità il tallone d’achille della Bertolli Crema, che soli sei giorni dopo l‘impresa in cui ha battuto la capolista Marghera è andata a perdere dopo un tempo supplementare, sabato scorso a San Bonifacio, venendo raggiunta al penultimo posto in classifica proprio dalla compagine veronese. La conseguenza di tutto questo si vede proprio dalla classifica, dove una squadra dal buon potenziale come quella biancoblù, pur non eccelsa e sicuramente non da vertice, è li che lotta per non essere ultima. Anche a San Bonifacio è difficile dire che la prestazione delle cremasche sia stata del tutto tragica. Frangenti positivi ce ne sono stati, e parecchi, se è velo che Barbiero e compagne hanno condotto per larghi
tratti il match.
È mancato però come al solito quella cattiveria neI momento decisivo, quell’ultimo passo che serve per tirarsi fuori dai guai che invece il Team aveva avuto, e alla grande, solo nel turno precedente. Dopo 12 giornate di campionato siamo ancora qui a raccontare gli stessi difetti della prima giornata, e cioè dì una squadra che non sa mantenere un’intensità costante nell’arco dei 40 minuti, che ha black out improvvisi che gli costano le partite. Anche a San Bonìtàcio, le biancoblù hanno avuto due momenti in cui tutto è andato storto, all’inizio del terzo quarto e nell’ultimo, quando si sono fatte rimontare tutto il vantaggio che avevano saputo costruire. Monticelli a 7” dalla fine ha segnato i due tiri liberi che sono valsi l’overtime, un prolungamento dove però San Bonifacio ha avuto più carattere e ha saputo portare a casa una vittoria importante. Tendenza sempre più preoccupante quindi, cui però si deve ma soprattutto si può porre un rimedio.
Innanzitutto, c’è un profondo equivoco tattico nella Bertolli di oggi. Proprio Monticelli continua a giocare anche se non è in condizione di farlo, essendo l’unica playmaker con un minimo di affidabilità che coach Bucchini ha a disposizione. Le altre soluzioni finora hanno fallìto: Caccialanza non è in grado di occupare il ruolo, Censini e Fomagalli vanno meglio ma usandole li le si pere negli aspetti del gioco in cui sono più pericolose, ed essendo le due armi offensive principali la squadra non può permetterselo. Nella primi metà di gennaio si aprirà la finestra di mercato e a nostro avviso la dirigenza biancoblù deve provare a muoversi con l’obiettivo. di trovare una playmaker. In giro non c’è molto, e il budget a disposizione non può essere spropositato. Alla fine, basterebbe una giocatrice di categoria, una ragionatrice che sappia gestire al meglio i ritmi della squadra, e che sappia innescare le tante possibilità clic il Team ha in attacco. Un attacco che sabato a Verona ha visto per la prima volta incisiva anche Laura Zecchini, che sta pian piano terminando il proprio periodo di rodaggio e che potrebbe essere davvero l’arma in più di questa squadra nel girone di ritorno. La pivot pavese infatti ha segnato 8 punti, cui ha aggiunto 11 rimbalzi, 2 stoppate, 3 recuperi e soprattutto una gran difesa. lì ritorno in campo è previsto per martedì 6 gennaio in casa contro il Bolzano per l’ultima d’andata.(Tommaso Gipponi)