Data:
sabato 12 luglio 2008
Testata:
La Provincia
A2 femminile. Il coach di Crema apprezza i rinforzi, cerca una ‘lunga’ e attende il ‘sì’ della brianzola
Bacchini.: un pivot e Fumagalli
CREMA — “Ho scelto il Basket Team Crema perché per me, è un’ottima opportunità da un pun to di vista tecnico”. Così si presenta Lara Tagliabue, la diciannovenne brianzola primo rinforzo della campagna estiva del sodalizio biancoblù. “Arrivo in una squadra dove ci sono un ottimo coach e delle ottime compagne, dalle quali ho molto da imparare. Cercherò di ritagliarmi un mio spazio, ma soprattutto cercherò di migliorarmi nel corso della stagione
La Tagliabue tecnicamente si descrive così: “Sono una ‘quattro’ naturale che può giostrare anche nel ruolo di ‘tre’. L’anno scorso a Ivrea mi è capitato di giocare anche da pivot pura per esigenze di squadra. Come migliore qualità cito l’atletismo”.
Sul suo arrivo e su quello dell’altra novità, Annalisa Censini, si esprime anche coach Filippo Bacchini: “Censini è una giocatrice importante, che l’anno scorso ha avuto qualche problema fisico da cui però si è rimessa. Insieme a Barbiero e Monticelli rappresenta un buonissimo nucleo per quanto riguarda l’esperienza. La trattativa con lei è stata molto rapida, ha subito espresso la volontà divenire a Crema una volta non raggiunto l’accordo con Sesto. Di Lara Tagliabue ho sentito parlare molto bene, è una giovane di qualita interessantì, soprattutto con molta voglia di emergere. È una ragazza che tiene bene il campo in serie A2 e lo ha già dimostrato, per cui per noi è l’ideale”.
E il prossimo futuro cosa ci riserverà? "Innanzitutto aspettiamo il sì di Laura Fumagalli, che è molto vicino per cui sono ottimista. Poi a livello di acquisti ci manca una pivot da quintetto. Stiamo valutando diverse ragazze, sia italiane che straniere. Per completare la rosa aspettiamo poi di vedere come si evolve la situazione di Cerri e Genta. Se riusciremo a riconfermarle entrambe la squadra sarà chiusa così, altrimenti dovremo tornare sul mercato per cercare di allungare un po’ le nostre rotazioni”. (Tommaso Gipponi)