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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: martedì 6 novembre 2007

 Testata: La Provincia

A2 femminile. La lettone ha scelto il basket italiano per far vedere quanto vale. «E qui ho trovato l’ambiente ideale»

Liga, a Crema sognando la nazionale

Begvalde: farò ricredere chi in patria non ha creduto in me

CREMA — Tra le migliori sor­prese di questa prima parte di stagione in casa Sea Logi­stic Crema c'è sicuramente il rendimento di Liga Bergval­de, la straniera arrivata quasi per caso in biancoblù ma che in poco tempo ha saputo di­ventare un punto di riferi­mento per questa squadra. Li­ga è in Italia da ormai più di due mesi, e dopo un ambienta­mento iniziale non certo faci­le per una ragazza dell’Est in una città che non è certo una metropoli, ora può dire di sen­tirsi veramente a suo agio. La sua carriera, prima di questa esperienza italiana, l’ha vista studiare negli Usa prima al Wvc Junior College e poi a Macomb per l’universi­tà di Western Illinois, e da lì intraprendere la carriera da professionista prima in Inghilterra a Manchester e poi in pa­tria al Ttt Riga. Un’esperienza non del tut­to soddisfacente, come rac­conta lei stessa: “Il mio vec­chio coach non credeva in me e non mi dava lo spazio che credevo di meritarmi, così non potevo far vedere quello che valevo. Uno dei motivi per cui ho scelto Crema è pro­prio per avere la possibilità di giocare e migliorarmi, in un campionato molto competiti­vo come la A2 italiana. Que­sta società ha creduto in me dopo avermi vista allenare so­lo per due giorni, e io ho il do­vere di dare sempre il massi­mo per ripagare questa fiducia. Qui ho trovato la mia identità, e posso dimostrare an­che ai miei connazionali il mio valore. So che in Lettonia mi seguono. Il mio obiettivo è entrare a far parte stabilmen­te della Nazionale del mio pa­ese, di cui ho vestito la maglia nelle rappresentative giova­nili e quest’estate alle Univer­siadi. Spero mi terranno in considerazione. Tutto quello che posso fare io è impegnar­mi il più possibile in questo campionato”. E a proposito, cosa pensi del campionato e della tua squadra? “All’inizio non ave­vo la percezione esatta della nostra forza, ma dopo le pri­me partite ho potuto constatare che siamo molto competiti­ve. La cosa che mi piace di più è che non c’è una sola leader riconosciuta, ma che ci sono tante giocatrici che a turno possono rendersi pericolose. Siamo molto equilibrate co­me squadra, e ritengo sia mol­to difficile giocare contro di noi. Ho instaurato poi un buonissimo rapporto con coach Bacchini, che in campo è mol­to duro, non guarda davvero in faccia a nessuno, ma così fa­cendo ci aiuta moltissimo a migliorare, e in più fuori dal campo è una persona estrema­mente simpatica”. Come occupi le giornate quando non sei impegnata nelle partite? “All’inizio ero sola e ammetto che è stata du­ra. Ora ho conosciuto molta gente, di giorno navigo su in­ternet o giro per la città. Sto anche studiando privatamen­te l’italiano. In più ultima­mente stanno arrivando dalla Lettonia anche dei miei ami­ci, per cui non mi sento pro­prio sola”. (Tommaso Gipponi)