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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: domenica 29 aprile 2007

 Testata: La Provincia

A2 femminile. Vittoria a Sesto S. Giovanni, il posto-playout lasciato a Muggia

Sea, sorpasso-salvezza

SESTO SAN GIOVANNI — La determinazione e la vittoria, l’ansiosa attesa e alla fine la gioia. La Sea Logistic Crema resta in serie A2 grazie alla vittoria per 55-64 sul campo del Geas e alla contemporanea sconfitta dell’Interclub Muggia con Broni. Al termine della gara le giocatrici biancoblù si sono chiuse in un silenzio di grande tensione, tutte ad aspettare con le dita incrociate notizie dagli altri campi. La prima giunta è stata quella giusta: Broni ha battuto Muggia in rimonta ed è potuto arrivare così l’urlo liberatorio. Un finale mozzafiato quindi, com’è stata mozzafiato una stagione incredibile per tutti i fatti che si sono succeduti, ma che per la formazione biancoblù si è chiusa nel migliore dei modi, con la meritata salvezza. Col Geas le cremasche hanno datto tutto quanto avevano in corpo, in una partita che è stata vera a tutti gli effetti. Subito Vujovic protagonista (9-14 al 6’) contro la sua ex squadra, che però ha chiuso avanti il quarto grazie alle iniziative della Frantini. Nel secondo quarto il Team si è riportato avanti con un canestro di una grande Boschetti, e da lì in poi non si è più voltato indietro. In campo è andata anche capitan Barbiero, con una caviglia ancora malandata ma comunque vogliosa di dare un contributo, per far rifiatare Vujovic, da vera capitana. Nel terzo quarto la chiave di volta è stata la difesa. Se nella prima metà la retroguardia del Team era stata buona nel terzo periodo è stata anche qualcosa di più, soprattutto sullo spauracchio Censini, mentre dall’altra parte le triple di Monticelli e Boschetti mandavano all’ultima pausa le cremasche avanti di 6. Nell’ultima frazione la voglia di vincere della Sea Logistic era semplicemente troppo grande, e così è arrivata una cavalcata mai di fatto in discussione. Una vittoria per gioire compiutamente della quale le cremasche hanno dovuto ancora aspettare dei minuti, assieme ai propri tifosi, per poi liberare la grande gioia. (Tommaso Gipponi)