Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: mercoledì 21 marzo 2007

 Testata: La Provincia

A2 femminile: questa è la Sea che piace

CREMA — C'è ottimismo in casa Sea dopo la bella prestazione di domenica contro Treviso, pur nella consapevolezza che la strada per la salvezza diretta è ancora lunga. Coach Filippo Bacchini è rimasto molto soddisfatto dell'approccio che hanno avuto le sue giocatrici: «Abbiamo iniziato bene, poi c’è stato un minimo calo, ma lo ritengo comprensibile, visto come eravamo andate avanti con facilità, e oltretutto nelle condizioni non ottimali. Per fortuna sono riuscito a non far giocare troppo Barzaghi e Monticelli, che non stavano bene. Peccato solo che Vujovic sia stata penalizzata dai falli. Stava giocando bene, era la sua partita». Dalla prossima giornata parte la volata salvezza, con Team, Cervia e Muggia appaiate a quota 20. La Sea ha il vantaggio di avere lo scontro diretto a favore con entrambe (quindi le basterebbe finire alla pari con solo una di loro per essere salva) ma ha anche un brutto calendario nei prossimi due turni, che la vedranno impegnata sul campo della capolista Nova Bologna (nella storica cornice della Land Rover Arena di Piazza Azzarita) e poi in casa contro la Nemaz Udine, altra pretendente al primato. «I risultati dell'ultimo turno, con la vittoria sorprendente di Muggia a Marghera, ci dicono che dobbiamo contare solo sulle nostre forze e cercare di giocare tutte le partite al massimo. Avere gli scontri diretti a favore è un vantaggio, ma dobbiamo vincere delle partite. A Bologna andremo per giocarcela, così come abbiamo fatto all'andata dove abbiamo sfiorato il colpo». Non sarà per nulla facile, visto che il Team andrà a sfidare la miglior difesa del campionato per di più sul suo campo. Dopo la trasferta felsinea e Udine però il Team ha un calendario in discesa, con le gare con Bolzano (in caduta libera), San Bonifacio e Geas, tre squadre che non hanno più nulla da chiedere a questo campionato. Qui probabilmente vincere sarà obbligatorio. (Tommaso Gipponi)