Data:
martedì 6 marzo 2007
Testata:
La Provincia
A2 femminile. Il coach: «Con Vicenza la squadra ha saputo reagire»
Bacchini: una brutta Sea ma la rabbia ci ha salvato
CREMA — L’ultima prestazione della Sea Logistic Crema ha avuto più ombre che luci. Di sicuro vanno presi come oro colato i due punti in più in classifica che, con tutte le altre contendenti salvezza sconfitte, hanno permesso alle cremasche di riagganciare per l’ennesima volta Muggia e Cervia (superandole entrambe per gli scontri diretti), e anche il fatto che la squadra abbia comunque avuto una reazione d’orgoglio dopo un primo tempo disastroso. In altre occasioni questo non era accaduto, come ci ricorda coach Filippo Bacchini: “Nel primo tempo di fatto non abbiamo giocato, proprio come era successo qualche mese fa con Bolzano. Allora però non c’era stata reazione, domenica invece quantomeno c’è stata, e abbiamo ripreso per i capelli una partita che si stava mettendo male. Bisogna anche dire che Vicenza non ha la qualità delle altoatesine, per cui ci è riuscito più facile. La squadra ha dimostrato comunque di saper reagire, di non aver paura, con tutta la pressione che era contro di noi. Per certi versi è stata una partita paradossale, abbiamo giocato molto meglio quando ci siamo messi a difendere a uomo, mentre di solito rendiamo meglio con la zona. Mi auguro solo che nel complesso sia stata solo una giornata storta, e che possiamo tornare presto sui nostri livelli”. Ora che il ciclo di 5 scontri-salvezza è finito (con bilancio di 3 vittorie e 2 sconfitte) si torna ad affrontare una big. Sabato il Team andrà a trovare il Carugate, squadra in piena lotta per il primato. “Sarà difficilissimo – continua Bacchini - ma contro le grandi non abbiamo mai sfiguarato. Ce la giocheremo e mi auguro che vada bene, e che magari dagli altri campi arrivino altri risultati positivi per noi”. Oltretutto in casa Basket Team sabato qualcuno avrà più motivazioni del solito. Monticelli e Canova, gli arrivi in biancoblù del mercato di riparazione, vengono entrambe dalla società milanese, in cui avevano poco spazio e responsabilità. Entrambe avranno quindi più di qualcosa da dimostrare. (Tommaso Gipponi)