Data:
giovedì 14 settembre 2006
Testata:
La Provincia
A2 femminile. Per Marianna si teme una lesione ai legamenti, Crema torna sul mercato?
Sea, allarme Aschedamini
CREMA — Una brutta tegola si abbatte su una Sea Logistic che sta continuando la propria preparazione, e che sabato pomeriggio esordirà in Coppa di Lega facendo visita alla Meccanica Nova Bologna. Durante uno dei primi allenamenti stagionali Marianna Aschedamini aveva avvertito un dolore al ginocchio e si era fermata, saltando tra l’altro il quadrangolare di Valmadrera dello scorso fine settimana. Ad un esame più approfondito sembra però che la pivot cremasca abbia riportato una lesione ai legamenti dello stesso ginocchio. L’entità precisa dell’infortunio verrà valutata dopo ulteriori accertamenti. Il Team si trova quindi ad affrontare questa sua prima parte di stagione senza una pedina importante, ed è un problema non da poco. Se gli esami diranno che la Aschedamini sarà out per parecchi mesi per la compagine cremasca si apre un bel dilemma: continuare comunque con questo gruppo o riaffacciarsi sul mercato per cercare una sostituta? Se la squadra fosse ancora in serie B il problema non si porrebbe; sarebbe più che logico infatti andare avanti con un gruppo comunque in grado di dare ampie garanzie per quella categoria. Il Team però ora è in serie A2, dove il livello fisico è molto superiore, e dove i centimetri di Marianna sottocanestro servivano eccome. Affrontando tutta una prima parte di campionato con solo una pivot di ruolo (Vujovic) e due ali forti come Barbiero e Boschetti (che peraltro si stava cercando di spostare lontano da canestro per sfruttarne il tiro da fuori) si rischia di andare troppo sotto con una buona parte delle avversarie. Se ne sono accorti tutti sabato nel ‘meno 29’ contro il Carugate a Valmadrera, dove le lunghe milanesi hanno spadroneggiato per semplice questione di forza fisica e centimetri. Sarà probabilmente ancora la stessa storia sabato, quando il Team a Bologna incontrerà la squadra che ha le pivot più forti di tutto il campionato, guidate da Lorenza Arnetoli che vanta 15 anni di carriera in A1. È altresì vero che ora come ora è difficile trovare ancora giocatrici d’impatto libere per la serie A2 (che oltretutto costerebbero parecchio), e che una soluzione di ripiego come l’ingaggio di un’atleta di categoria inferiore non risolverebbe tutti i problemi. Rimane un’altra soluzione, e cioè quella di affacciarsi sul mercato delle comunitarie. Il Team ha ancora la possibilità di tesserare una giocatrice straniera, in quanto Vujovic è considerata italiana per aver svolto tutta l’attività giovanile nel nostro Paese. Una soluzione però che al momento rimane remota, in attesa di una diagnosi precisa. (Tommaso Gipponi)