Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: domenica 9 luglio 2006

 Testata: La Provincia

Serie A2 femminile. Le squadre ‘baby’ devono essere quattro, il ds Manclossi: «E noi in cantiere abbiamo anche la quinta»

Team Crema, grande fermento per le giovanili

CREMA — In attesa di concretizzare le trattative per l’acquisizione di elementi per la prima squadra, c’è grande fermento intorno all’attività giovanile in casa Basket Team Crema. Il tutto è finalizzato a organizzare una stagione che si preannuncia più impegnativa che mai, visto che la serie A2 obbliga le società ad avere un numero minimo di quattro formazioni giovanili (per la B l’anno scorso l’obbligo era di tre), e allestirle non è lavoro da poco. Facciamo il punto della situazione in questo senso con il direttore sportivo del Team, Paolo Manclossi. “un obbligo regolamentare ed un notevole impegno quello che ci viene richiesto ma che comunque affrontiamo volentieri in considerazione del numero delle ragazze tesserate e della loro grande voglia di giocare. Un motivo questo, anche se non possiamo nascondere che le difficoltà organizzative sono molte, più che sufficiente per impegnarci a fondo anche in questa realtà che riteniamo importante. Finora siamo certi di allestire una squadra Under 13 e una Under 14, composte da un gruppo di ragazzine che molto bene hanno già fatto nella scorsa stagione e che verranno integrate da forze fresche provenienti dal mini-basket. In più schiereremo due formazioni Under 16 (Cadette) a completare un “quartetto” che riteniamo sia in grado, nel rispetto della tradizione del Basket Team Crema e dei risultati da sempre ottenuti, di ben figurare anche nella prossima stagione”. Oltre a queste però più volte si è parlato anche di una juniores: «Oltre a queste infatti – continua Manclossi - stiamo inoltre approfondendo e verificando se ci sono le possibilità e le condizioni ideali per aggiungerne anche una quinta di livello Juniores (Under 19) che potrebbe nascere dalla collaborazione con realtà vicine. Con loro stiamo cercando di valutarne la fattibilità, che presenta però alcuni problemi non tanto a livello di volontà, ma più che altro dal punto di vista organizzativo. Comunque, a tal proposito, indipendentemente dalla realizzazione o meno di un tale progetto, siamo molto soddisfatti del clima di dialogo che siamo riusciti ad instaurare con i dirigenti di alcune realtà vicine. Con loro, nel rispetto dei singoli programmi societari, intendiamo approfondire discorsi di una possibile collaborazione intensificando possibilmente quanto fatto in precedenza e cercando, visti i risultati, dove è possibile di aprirne dei nuovi». (Tommaso Gipponi)