Data:
lunedì 15 maggio 2017
Testata:
La Provincia
Serie A2 femminile TecMar Crema. Una stagione tra gioie e rimpianti
Le biancazzurre si sono confermate tra le prime otto della categoria, ma hanno fatto peggio dell’anno precedente. Ora serve programmare il futuro, proseguire con lo stesso gruppo oppure ricominciare un ciclo?
di TOMMASO GIPPONI
CREMA Conclusa la stagione con la sconfitta di Bologna in semifinale è tempo di primi bilanci per la TecMar Crema. La società come al solito ora si prenderà qualche settimana per fare le sue valutazioni e poi decidere come muoversi. Per ora parlano i risultati del campo. Questi ci dicono che le cremasche si sono confermate ancora nell’elite della serie A2, risultando essere tra le prime otto a livello nazionale, ma che non sono riuscite a fare meglio dell’annata precedente, dove la corsa era terminata all’ultimo atto della finalissima, e dopo una stagione regolare, questa, che ha vissuto diversi momenti di discontinuità, alternando vere e proprie imprese a pesanti scivoloni. “Colp a” s icu ramente anche di un campionato tecnicamente cresciuto rispetto a quello passato, ma in cui forse Crema, per ambire al vertice, non è cresciuta proporzionalmente. Ovvio, nessuno può parlare di fallimento per un gruppo che ha saputo comunque dire la sua, che ha mostrato carattere e maturità in più di un’occasione e che quasi sicuramente non verrà smembrato in toto. Anche la buona sorte non ha dato certo una mano, con il grave infortunio a Cerri che ha tolto alla squadra un elemento fondamentale poco prima della post season, così come la partenza di Conti per motivi lavorativi dopo il primo turno contro Milano. Rotazioni corte, troppo corte nel momento decisivo (contro compagini ben più attrezzate come proprio Bologna è) non consentivano onestamente di fare di più. La squadra ha dato tutto quello che aveva. Il lungo applauso tributato dal pubblico cremasco, presente in massa anche a Bologna, è sentito e meritato.
Ora bisogna guardare avanti.
Posto che il budget a disposizione
lo permetta, e al momento
è prematuro qualsiasi
pronostico in questo senso, la
società è chiamata a fare delle
scelte. Se l’intento sarà quello
di migliorare e di dare davvero
l’assalto alla promozione,
allora gioco forza ci dovranno
essere degli innesti determinanti,
almeno un paio di top
player che possano far fare
l’ultimo salto di qualità, in aggiunta
alla riconferma quasi
in blocco del gruppo attuale.
Anche il discorso panchina
merita un accenno. Luca Visconti
ha lavorato bene, ha
portato ottimi risultati indubbiamente,
ma dopo quattro
stagioni e dopo un’annata come
l’ultima la società dovrà
scegliere se insistere su questa
strada o aprire un nuovo
ciclo.