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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: domenica 29 gennaio 2017

 Testata: La Provincia

La squadra di Visconti passa, faticando, in casa del Carugate. Gara non semplice però alla fine arriva il successo. Zagni ok

A2 femminile Tecmar conta il risultato

CARUGATE Torna alla vittoria la TecMar Crema, che però a dispetto del largo scarto finale non offre una prestazione del tutto convincente sul campo del Castel Carugate. Carugate, già squadra non di altissimo potenziale, aveva fuori anche due elementi importanti come Beretta e soprattutto Correal, potendo mettere in campo quindi in pratica solo quintetti giovanissimi. A questo poi si aggiunge anche un arbitraggio discontinuo nel metro, che ha fischiato molto contro Crema, facendole anche correre il rischio di vedersi privare di tutte le sue giocatrici migliori quando ancora alla fine mancavano diversi minuti. Rotazioni ancora accorciate per coach Luca Visconti, che ha dovuto di nuovo fare a meno di Cerri e Parmesani, quest’ultuma tenuta a riposo precauzionale ma probabilmente pronta a dare qualche minuto di contributo già nella prossima partita, che potrebbe essere un vero e proprio spartiacque stagionale. Domenica prossima alla Cremonesi infatti scenderà il Castelnuovo Scrivia, che tallona le cremasche in classifica e che all’andata rifilò loro una scoppola davvero difficile da digerire. Ieri sera a Carugate la TecMar si è subito portata avanti coi punti di Capoferri e Veinberga, senza però riuscire a prendere vantaggi consistenti a causa di troppe distrazioni in entrambe le metà campo. Solo poco prima d e l l’intervallo la Crema ha saputo mettere un parziale convincente, sull’onda del 3/3 dalla lunga distanza di Veinberga. La stessa lettone, Capoferri e Zagni (la più continua delle cremasche nel corso del match), hanno propiziato l’allungo del terzo quarto che ha dato la prima doppia cifra di margine. Crema però aveva enormi problemi di falli. A sette minuti dal termine infatti Crema era a più 14 ma Capoferri, Caccialanza, Picotti, Veinberga e Rizzi avevano già tutte 4 penalità personali, in una gara dove Visconti di fatto ha ruotato sette giocatrici. Per fortuna la difesa ha tenuto e in attacco Capoferri ha firmato l’allungo decisivo fino al largo finale. (t.g.)