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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: domenica 20 novembre 2016

 Testata: La Provincia

Basket A2 rosa

Suicidio TecMar. Orvieto ringrazia

Gara sempre in controllo ma a 7' dalla fine il black out. La squadra di Visconti getta al vento due punti importanti

di TOMMASO GIPPONI

CREMA Incredibile suicidio cestistico per la TecMar Crema, che avanti di 15 punti a sette minuti dal termine di una gara che aveva controllato in scioltezza smette letteralmente di giocare si fa beffare in volata da una Ceprini Orvieto che ha avuto sicuramente il merito di crederci fino alla fine. In un ultimo periodo indimenticabile in senso negativo per le cremasche le ospiti hanno provato a fare l’u lt ima cosa che rimaneva: pressare a tutto campo emetterla sul fisico, andando oltre il consentito un po’ in ogni contatto. Gli arbitri a questo punto hanno perso completamente la bussola mangiandosi sistematicamente il fischietto e di fatto favorendo la rimonta. La sconfitta però non va imputata a loro. La Tec-Mar nel momento di tirare fuori gli attributi si è rivelata impaurita, smettendo di attaccare con efficacia per accontentarsi di tiri da tre punti che, dopo le buone percentuali dei primi 3 quarti, hanno smesso di entrare anche perché presi con poca convinzione. Brutta sconfitta che deve far riflettere un po’ tutti in casa biancoblù.

Crema aveva iniziato alla grande, in un primo quarto da quattro triple a segno, con la quinta che arrivava per merito di capitan Caccialanza ad inizio secondo periodo a lanciare le cremasche fin sul 25-9.Orvieto aveva dei timidi tentativi di rimonta però rintuzzati dalle cremasche, per più di 30 minuti avanti sempre in comodissima doppia cifra con la sensazione di poter vincere in scioltezza. Invece le partite, specie contro squadre di alto lignaggio come Orvieto, vanno giocate fino alla fine. Le ospiti hanno imbastito la grande rimonta operando il sorpasso a 16” dal termine con Manfrè. Sul possesso decisivo poi Picotti perdeva palla e la partita finiva lì, ma era solo l’ultimo di una serie di attacchi totalmente senza costrutto delle biancoblù