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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: lunedì 23 maggio 2016

 Testata: La Provincia

La finale decisiva finisce 58-49 per le liguri ma Crema cade a testa alta. Ridotte a sole sei effettive le biancazzurrre hanno lottato fino alla fine A cavallo tra primo e secondo tempo l'illusione di poter fare il miracolo

TecMar in lacrime. Promossa La Spezia

dall’inviato Fabrizio Barbieri

LA SPEZIA—Il sogno promozione della TecMar cade come il sole nel mare di La Spezia. Lo squadrone cremasco esce battuto dalla sfida contro le liguri ma di fatto davvero non avrebbe meritato questo epilogo. Non tanto per la gara di ieri, ben giocata dalle padrone di casa, ma per come le biancazzurre si sono trovate ad affrontare questa finale. Non è stata una sfida ad armi pari visto che coach Visconti ha potuto fare conto su solamente sei effettive. Un vero e proprio tour de force contro la panchina lunghissima di La Spezia (in nove a referto). Un dispendio di energia opposto che ha portato il Basket Team a dover alzare bandiera bianca (58-49) anche se con onore al termine di una partita giocata con il cuore. Anche contro un arbitraggio casalingo.

Crema ha lottato e ad un certo punto ha anche dato l’impressione di poter fare il miracolo. A i n i z i o t e r z o quarto infatti Cerri e compagne hanno provato a scappare, allungando di due possessi. Alla fine la stanchezza si è fatta sentire e il ritorno di La Spezia è stato veemente.

Senza Mandelli, Zagni e Bona la Tec-Mar si è aggrappata alle poche sicurezze rimaste . Gilda Cerri e Norma Rizzi sono restate in campo per tutti i 40’ cercando di dare battaglia sotto canestro e fuori.

Le ragazze del presidente Manclossi sono state a tratti commoventi e hanno dato il massimo a cavallo tra primo e secondo tempo quando la difesa ha tolto ossigeno a La Spezia e l’attacco ha trovato la via del canestro con continuità, soprattutto da fuori. Peccato che il fiato sia finito nel momento migliore e la scarsa lucidità la si è vista con le 21 palle perse, a volte in modo banale.

Alla sirena finale vedere le lacrime di Parmesani e compagne è stato un pugno nello stomaco, mala stagione è stata comunque favolosa.