Data:
venerdì 20 maggio 2016
Testata:
La Provincia
Semifinale gara 2. Per ora sfuma il sogno della promozione. La squadra di Visconti chiamata alla ‘bella' di domenica
TecMar scivola. La Spezia fa 1-1
di Tommaso Gipponi
CREMA — Accarezza veramente il sogno della A1 la TecMar che si porta in vantaggio all’ultimo minuto ma si vede letteralmente sfilare partita e promozione da La Spezia un po’ per sfortuna ma un po’ anche per un paio di fischi arbitrali veramente al limite.
Prima il tiro del vantaggio di Veinberga dall’angolo, parso a tutti da tre punti ma giudicato dagli arbitri da 2 per il 56-54. Crema con 32” da giocare aveva ancora tre falli da spendere ma sul terzo arrivava la seconda frittata: Granzotto scappava via a Caccialanza che la toccava da dietro. Per l’arbitro Simona Belprato era fallo su azione di tiro, tra le veementi proteste del pubblico cremasco . La guardia spezzina poi dimostrava comunque di avere ghiaccio nelle vene, segnando entrambi i liberi in un Pala Cremonesi divenuto una bolgia. Con 14 secondi da giocare Crema provava a costruire un tiro, ma la tripla di Caccialanza trovava solo il ferro rimandando il verdetto all’overtime . Qui però, nonostante un impegno encomiabile da parte delle biancoblù, la gara non aveva più storia.
La Spezia aveva semplicemente più energia, e grazie a Costa e alla stessa Granzotto piazzava il break decisivo. Peccato davvero, perché l’occasione è parsa di quelle irripetibili.
La serie non è finita, ma diventa ora ancora più complicata. C’è la bella da giocare, la gara senza un domani, domenica alle 18 a La Spezia. E qui la TecMar è chiamata a tirare fuori davvero la partita della vita, sotto numero e con le forze ormai ridotte al lumicino. Come in gara 1, partiva forte La Spezia, che pressava altissimo le portatrici di palla cremasche e scavava il primo mini solco con le triple di Granzotto, due, e Reke per il 4-13 del 7’. Crema però non si intimoriva e rientrava subito, con Caccialanza, Rizzi e la tripla di Veinberga per il 12-15. Difendevano veramente forte le spezzine, con Crema che riusciva a rimanere in scia di puro talento, e col contropiede di Conti si portava per la prima volta avanti sul 29-28 al 18’. Nella ripresa la TecMar si portava anche a più 4 con la tripla di Caccialanza, ma veniva subito raggiunta da Reke.
Le biancoblù giocavano molti isolamenti per Parmesani, la più fresca di tutte, che caricava di falli la difesa ospite. Ad inizio ultimo quarto un episodio chiave. Reke e Rizzi si scontravano con la testa, e ad avere la peggio era la lettone che non rientrava più. Crema però di questo grande vantaggio non riusciva ad approfittare, pur difendendo in un modo fin quasi commovente per abnegazione, pur senza più le gambe, il che si rifletteva in attacco dove i tiri andavano sempre corti e ci si teneva a contatto coi liberi.
La TecMar pur con tutto questo riusciva a rientrare da un -8 a 6 minuti dal termine grazie a una grande Parmesani e ai liberi di Rizzi, fino al concitato quanto amaro finale.