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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: lunedì 16 maggio 2016

 Testata: La Provincia

Serie A2 playoff, finale. Carattere, cuore e tanta difesa. Le biancazzurre a 40' dalla promozione in A1. Primo match ball giovedì sera al PalaCremonesi alle 21

TecMar da copertina. Successo a La Spezia

di Tommaso Gipponi

LA SPEZIA —Con l’ennesima gara tutta di determinazione, cuore e difesa la TecMar Crema compie l’impresa di strappare gara 1 sul campo della Cestistica La Spezia e giovedì, tra le mura amiche della Cremonesi alle 21, sarà a 40 minuti da una storica promozione in A1. Contro tutto e contro tutti le biancoblù, ridotte all’osso dagli infortuni, opposte a una squadrone al completo che poteva fare cambi in stile hockeistico. Contro anche gli arbitri, che nel finale di gara la stavano facendo grossa, non fischiando tre falli sesquipedali a favore delle cremasche, che però non si sono fatte prendere dal nervosismo, e hanno continuato a difendere. Il cinquantaduesimo punto Crema lo ha segnato con ancora due minuti da giocare con Cerri, e da lì è stato solo un capolavoro difensivo dietro l’altro, compreso quello dell’ultima azione, col rimbalzo toccato da Veinberga e strappato da Rizzi che ha fatto esplodere i tifosi biancoblù, giunti in gran numero in questa trasferta spezzina.

La Spezia partiva a razzo, con un 7-0 nei primi 90” con Reke e Linguaglossa, ma Crema rispondeva subito con le sue leader, e con 5 punti di Veinberga e la tripla di Ca cc ia la nz a metteva la testa avanti. La TecMar giocava davvero con grande determinazione, e il primo quarto lo comandava quasi per intero, chiudendolo a più 4 con la penetrazione di Rizzi. Acceleravano ancora le cremasche in avvio di seconda frazione, con un parziale di 2-8 in cui trovavano posto due triple di Caccialanza per il 14-24 del 13’. Le ospiti si tenevano avanti con grande caparbietà, trascinate da una Caccialanza da 13 punti alla pausa, con la sola Granzotto che permetteva a La Spezia di non affondare. Un primo tempo dove le cremasche hanno dominato soprattutto a rimbalzo, 28-20, ma dove hanno speso anche moltissime energie. Tornavano infatti in campo col fiato un po’ corto le biancoblù, che nei primi sette minuti di terza frazione trovavano solo due punti con Veinberga, mentre La Spezia pur senza incantare riusciva a riportarsi avanti, con Reani e Reke. Gli arbitri peraltro ci mettevano anche parecchio del loro, non fischiando mai niente a favore delle cremasche, che avevano comunque orgoglio da vendere, e con Cerri e Caccialanza trovavano la nuova parità a quota 39, mettendo la testa avanti grazie alla tripla, da campionessa, di Veinberga. Ne ll’ultimo quarto quarto le difese avevano il sopravvento, con le due squadre che si superavano di continuo. La TecMar aveva un bel parziale e coi canestri di Conti e Cerri si portava a condurre 47-52 entrando nelgli ultimi due minuti. Un vantaggio che le biancoblù tenevano con le unghie e coi denti, nonostante l’arbitro Bonetti non abbia fischiato almeno tre contatti clamorosi ai danni delle cremasche mentre la sua collega Bernardo sanzionava anche i sospiri a favore delle spezzine.