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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: sabato 7 maggio 2016

 Testata: Il Nuovo Torrazzo

BASKET A2

TecMar, facci sognare ancora

ORA SOTTO COI\ LA SPEZIA

di TOMMASO GIPPONI

Continua il sogno della TecMar Crema, e per ...favore, che nessuno svegli questa squadra. Le biancoblù hanno superato a pieni voti anche la semi-finale, due durissime partite contro la Velco Vicenza, e dopo 8 anni tornano a giocarsi una finale con in palio la Promozione in Al. Dal prossimo fine setti-mana, tra le cremasche e la storia ci sarà la Cestistica La Spezia, che avrà il primo atto di una serie al me-glio delle tre gare in casa. Gara 2 invece alla Cre-monesi, presumibilmente mercoledì 18 maggio, e ce la immaginiamo già con un tutto esaurito storico, mentre l'eventuale bella avrà luogo il weekend suc-cessivo ancora in terra ligure. Una finale conquistata che è il giusto premio ad un gruppo che ha disputato un campionato meraviglioso, andando forse oltre i propri limiti. Che Crema fosse forte lo sapevano tutti a inizio anno. Che fosse abbastanza forte da arriva-re a giocarsi la serie Al non era per nulla scontato, considerate tutte le vicissitudini di un'annata vissu-ta sull'ottovolante, coi problemi di chimica iniziali, con la partenza dopo due mesi di una Iarmucci che doveva essere trascinatrice e la conseguente ricerca di nuovi equilibri, passando per la più lunga striscia di successi consecutivi della storia del club inframez-zati dalla delusione della Coppa Italia, fino a questi playoff e agli infortuni, vera e propria spada di Da-mode di questo periodo. Dopo aver superato Vicenza brillantemente in casa domenica, con un 62-50 figlio soprattutto di una gran prima metà, c'era apprensione per la secon-da partita giovedì in Veneto. Crema dopo Mandelli doveva rinunciare anche a Zagni, per un problema al piede. Di fatto, della abituale rotazione di coach Visconti c'erano solo sei ragazze disponibili. Praticamente, la metà delle avversarie, squadra dal roster tanto qualitativo quanto profondo, capace di ruotare almeno 11 ragazze senza far scendere il li-vello. Ci voleva l'impresa super, la partita giocata col cuore da gettare oltre l'ostacolo. E le cremasche lo hanno fatto, alla grande. Una gara giocata con enorme intensità ma anche con ac-cortezza, per non sprecare inutilmente falli, control-lata grazie a una Veinberga trascinatrice fino al più 10 all'inizio dell'ultimo quarto. Si accendeva però inevitabilmente la spia della riserva per le biancoblù, che nel finale si vedevano pareggiate all'ingresso dell'ultimo minuto. Non era però finita. Capitan Pa-ola Caccialanza ha più volte incarnato perfettamen-te il carattere di questa squadra, ma il meglio eviden-temente se lo stava ancora tenendo. E così, dopo una partita da 0/4 da tre, ha avuto il coraggio di pren-dersi ancora una tripla nel possesso decisivo: bacio alla tabella e fondo della retina, Crema a più 3. C'era bisogno però ancora di una gran difesa, che arrivava puntuale a recuperare il pallone, con Norma Rizzi che dalla lunetta metteva i due liberi della staffa per il 56-61 finale che liberava la gioia di tutto il popolo biancoblù, presente e non, all'impianto vicentino.