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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: domenica 6 marzo 2016

 Testata: La Provincia

A2 femminile.Cerri e compagne contro l'imbattuta Spezia giocano un ottimo primo tempo, senza sfruttarlo a fondo e nella ripresa vengono rimontate: applausi, ma il sogno sfuma

Tutto perfetto tranne la mira. La TecMar si ‘mangia' la finale

di Tommaso Gipponi

BRONI —Una giornata al tiro da dimenticare nega a un’ottima TecMar il sogno di giocarsi la finale di Coppa Italia, che vedrà invece la Cestistica La Spezia in campo alle 18 contro Broni (72-56 con Ferrara).

Le cremasche, contro il miglior attacco di tutta la serie A2 (75 punti di media a partita) giocano difensivamente e tatticamente la partita della vita, dominando a rimbalzo, ma quando tocca a loro attaccare vanno in crisi e sbagliano una serie di conclusioni tutto sommato comode, assommando un complessivo 30% dal campo. Pesa soprattutto il 2/28 in coppia di Caccialanza- Veinberga, e senza l’apporto delle due migliori realizzatrici anche le altre, peraltro a tratti eroiche, hanno potuto ben poco contro una corazzata come quella spezzina. Peccato perché una vittoria sarebbe stata meritata, ma le biancoblù escono da questa coppa a testa altissima, applaudite a lungo dal numerosissimo pubblico cremasco giunto a Broni, quasi 200 unità compreso il sindaco Stefania Bonaldi, in un PalaBrera esaurito che premia l’organizzazione della società bronese.

L’approccio della TecMar alla gara era il migliore. Sospinte da un vero ‘inferno biancoblù’ le cremasche sono avanti 12-8 al 6’ con l’unico canestro di Caccialanza. Nel secondo quarto Crema trova anche una protagonista inattesa in Parmesani (9 punti in un amen) e grazie a una Cerri monumentale sui due lati del campo (anche 16 rimbalzi e di gran lunga mvp del match) scappano fino al 22-12 del 13’. All ’intervallo il vantaggio delle cremasche è di 7 lunghezze e c’è quasi da mangiarsi le mani per la quantità di tiri ottimamente costruiti ma usciti che avrebbero propiziato uno scarto superiore e, forse, inciso ancora di più psicologicamente sulla partita. Nella ripresa però le cose cambiano radicalmente. Lo Spezia si ricorda di essere imbattuto quest’anno e inizia furiosamente, portandosi avanti con le triple di Corradino e poi a più 6 con quella di Linguaglossa. Di contro, Crema non segna mai (7 minuti senza mettere punti), salvo sbloccarsi e riportarsi a meno 1 con Mandelli e Conti, prima di un nuovo allungo spezzino. La TecMar ha ancora un grande momento difensivo a inizio ultima frazione, non capitalizzato a dovere però in attacco tanto che non riesce a tornare oltre il -1. Reke, dopo un primo tempo in ombra,prende permano le compagne e le riporta a più sette. Una stoica Conti è l’ultima a mollare e con 90” sul cronometro sono solo 4 i punti da recuperare.

L’ultimo zampino lo mette la coppia arbitrale tutta al femminile, a fischiare tre assurdi falli consecutivi contro le cremasche (7-0 contro Crema nell’ultimo quarto).