Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: mercoledì 24 febbraio 2016

 Testata: La Provincia

Caccialanza e compagne sudano più del previsto per centrare l'undicesima vittoria consecutiva che le proietta verso lo scontro diretto di domenica

La Tec Mar prende i 2 punti ma con Vicenza servirà di più

di Tommaso Gipponi

CREMA — Soffre più di quanto avrebbe dovuto la TecMar Crema, ma alla fine riesce ad avere ragione di un San Salvatore Selargius mai domo e a portare a 11 la striscia di vittorie consecutive. Successo che riporta le cremasche a più 8 sulla Velco Vicenza terza, a quattro giorni dallo scontro diretto alla Cremonesi in programma domenica alle 18 che potrebbe chiudere ogni discorso sulla seconda piazza, inaugurando una delle settimane più importanti della storia biancoblù che si concluderà con la Final Four di Coppa Italia a Broni del 5 marzo.

Gara che Crema ha controllato a lungo, arrivando anche a 15 punti di vantaggio sul finire del terzo quarto prendendosi mediamente sempre delle buone conclusioni, pur senza segnare con percentuali altissime. Nell’ultimo periodo però un po’ di braccino per le biancoblù, con i tiri che non entravano più (2 punti nei primi 8 minuti di frazione) e con le avversarie che piano piano prendevano coraggio e riuscivano anche a pareggiare, a quota 51 con Ljubenovic.

Nei momenti decisivi la TecMar si affida alle sue stelle, e così i punti decisivi li ha messi capitan Paola Caccialanza, prima in penetrazione e poi col 2/2 ai liberi dopo un antisportivo delle avversarie. E sul possesso seguente il libero messo a segno da Veinberga è stato decisivo in quanto ha dato i due possessi di vantaggio che hanno impedito un ultimo tentativo cagliaritano.

È andata molto bene Crema soprattutto all’inizio, con una partenza sprint a 18-6 e un vantaggio tenuto confortevolmente mostrando una superiorità netta. Caccialanza si scatenava poi in un secondo quarto da 14 punti personali a contenere il primo reale tentativo di rimonta delle ospiti. Che ci provavano ancora, con De Pasquale e Ljubenovic a firmare il -6 del 34’, prima di un nuovo 9-0 cremasco con cinque giocatrici diverse a segno, per il 49-34 che sembrava essere l’allungo decisivo. Invece nel periodo conclusivo arrivavano le difficoltà, contro una zona match up di difficile interpretazione, soprattutto se il tiro da tre smetteva di entrare dopo le buone percentuali della prima metà. Per fortuna lo sprint finale è stato vincente, ma domenica contro Vicenza, che viene oltretutto da un filotto di cinque successi di fila, servirà una maggiore consistenza sui 40 minuti.