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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: lunedì 25 gennaio 2016

 Testata: La Provincia

Girone A. La formazione cremasca infila la settima vittoria e resta da sola nella scia della capolista Broni. Allungo vincente nel terzo periodo e gara in cassaforte

TecMar settebello. Villafranca cede

Tommaso Gipponi

CREMA — Settima sinfonia consecutiva per la TecMar Crema, che allunga a più sei sulla terza in graduatoria e si vendica dell’Alpo Villafranca da cui era stato battuto all’andata. Non però la miglior prestazione stagionale da parte delle cremasche, nervose all’inizio e a sbagliare più del dovuto. A salvarle fondamentalmente la propria difesa, che ha sempre permesso di tenere la partita sui giusti binari, contro un ’avversaria in cerca d’id entità dopo aver rilasciato due giocatrici in settimana. Anche in una serata storta comunque il quintetto biancoblùhasaputo rimanere lì con la testa, e al momento giusto piazzare la zampata vincente, caratteristiche da grande squadra. Inizio molto a briglie sciolte con la TecMar che ha già sette rimbalzi da Cerri nel primo periodo ma rincorre alla prima sirena per il canestro allo scadere di Dzinic. Sbagliano davvero tante conclusioni non contestate da sotto misura le cremasche, che di fatto vanificano quanto di buono riescono a proporre nella propria metà campo difensiva. Nonostante questo la TecMar si tiene avanti, anche perdendo Cerri al 15’ per un brutto colpo al volto, toccando il più sei con l’unica tripla di Veinberga e arrivando alla pausa lunga con lo stesso margine con un canestro a fil di sirena di un’ottima Zagni. Bona dà subito il più 8 alle cremasche in avvio di ripresa. La mancanza a rimbalzo di Cerri inizialmente si fa sentire per le padrone di casa, che concedono troppi secondi possessi alle avversarie che così possono avvicinarsi fino a -3. Crema ha però subito un altro bel parziale, coi canestri di Veinberga, di una Conti molto incisiva e due triple di capitan Caccialanza, portandosi a più 13 all’ultima pausa. Nell’ultimo quarto l’Ecodent ci prova con la zona,ma viene immediatamente bucato dalla tripla dall’angolo di Rizzi. Sbaglierà le successive cinque conclusioni dall’arco la TecMar, ma non la sesta, mandata a bersaglio da capitan Caccialanza per il 56-42 con cui le due squadre entravano nell’ultimo ottavo di partita, e che risultava essere quella decisiva per la vittoria. Il resto lo faceva ancora la difesa e la ritrovata aggressività a rimbalzo della TecMar, che aveva una Mandelli a quota 9 come migliore in questa particolare statistica.Ora una trasferta da non sottovalutare, domenica prossima a Marghera