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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: lunedì 2 novembre 2015

 Testata: La Provincia

<p> Le ragazze di Visconti stentano a carburare in difesa, ma nel secondo tempo non danno scampo alle giovani venete. Ora trasferta a Cagliari e poi un ciclo di quattro scontri al vertice</p>

<p> La ripresa-Tecmar &lsquo;brucia&rsquo; Marghera</p>

di Tommaso Gipponi

CREMA — Basta un secondo tempo finalmente giocato al meglio delle proprie potenzialità alla TecMar per aver ragione di un coriaceo ma giovane Marghera. Vittoria che fa morale e classifica per la truppa di Visconti, che nella ripresa non ha mai dato la sensazione di potersi far sfuggire il match, e che ha mostrato di poter essere protagonista ai massimi livelli in questo campionato. Non deve però bastare questo successo per abbassare la guardia. La prima metà gara ha visto una TecMar sì incisiva in attacco ma porosissima in difesa, e contro un’avversaria di diverso spessore questo poteva costare molto più caro.

Partivano bene le biancoblù, con un 7-1 firmato da Veinberga e Caccialanza. La gara però viveva di fiammate. Una delle veneziane le portava avanti 11-13, la risposta cremasca siglava il 20-16 della prima pausa. Provava a scappare laTecMarcondue triple di Mandelli a inizio secondo quarto ma la difesa era in difficoltà sulle rotazioni dal lato debole e, faticando a contenere gli uno contro uno avversari, finiva per concedere canestri facili. Mattiuzzo, implacabile dalla lunga distanza con 4 triple a segno nella prima metà, e Striulli firmavano un bel parziale per Marghera che si portava a condurre 27-33, il momento peggiore per le cremasche che parevano in confusione, brave però a rimanerementalmente nelmatch e a trovare il pari alla pausa lunga con Iannucci.

Di tutt’altro tenore la ripresa. Crema iniziava con un parziale di 15-0 figlio quasi tutto di una ritrovata intensità difensiva che generava recuperi e contropiede in serie, che animavano squadra e pubblico. Marghera con le triple di Striulli e Cecili provava a riavvicinarsi ma la TecMar era ormai entrata in ritmo. Due triple nell’ultimo quarto di Ieva Veinberga, a cavallo dell’ultimo parziale ospite, spegnevano ogni velleità delle venete, regalando un finale tranquillo alle cremasche.

Ora trasferta sul campo della Virtus Cagliari ancora senza successi eproprio perquesto da non prendere sottogamba, poi un quartetto di gare contro le prime della classe, Pordenone, Selargius, Vicenza e Broni, che potranno dire parecchio sulle reali ambizioni di questa squadra.