Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: sabato 28 febbraio 2015

 Testata: Il Nuovo Torrazzo

Basket A2: TecMar, l’ora della verità

di TOMMASO GIPPONI È il momento della verità per la TecMar Crema, che questa sera alle scende in campo a Moncalieri sul campo della Piramis Torino in una gara che può essere lo spartiacque di una stagione. Finora le cremasche hanno fatto bene, anzi benissimo, in questa Poule Promo­zione. Hanno vinto tutte e tre le partite in casa contro le avversarie teoricamente meno accreditate (ma essendo tra le migliori 12 d’Ita­lia, comunque tutte pericolose) perdendo solo la trasferta sul campo dell’imbattuta Castel San Pietro, e non senza lottare oltretutto. Sta­sera si gioca in Piemonte contro l’altra grande favorita della Poule, la vincitrice del girone A di prima fase, che ora però sta avendo dei problemi. Dopo aver perso anch’essa con Castel San Pietro le tori­nesi sono scivolate anche a Vicenza, sabato scorso. Ora quindi c’è la TecMar al secondo posto, e la Piramis insegue a due lunghezze. Sfida verità dunque. Perché se vinceranno le cremasche consolideranno non poco la seconda posizione, quella che vale l’accesso alle finali per la Al, mettendo un più 4 con scontro diretto favorevole verso Torino, mentre in caso di sconfitta verranno agganciate e superate (sempre per lo scontro diretto), con ancora davanti 5 turni dove può succedere di tutto. Crema ci crede e ci proverà fino in fondo, anche se la sfida si preannuncia difficilissima. Le nostre però hanno dimostrato un carat­tere enorme, anche nell’ultima sfida contro Santa Marinella, vinta per 73-70. Come detto, non esistono sfide facili in questa fase. Crema èpartita male, subito sotto 2-12, ma si è ripresa piano piano, trascinata da una “bryantiana” Martina Capoferri, da 17 nella prima metà e 29 alla fine. La TecMar ha allungato però solo nel momento in cui alla soncmese si è affiancato qualcun altro in fase realizzativa, come Zagni per esempio sul finire del secondo quarto per il più 6 dell’intervallo. E nel finale punto a punto, a vincere la partita sono state la difesa da una parte, intensa a negare punti nel momento decisivo, e la freddezza dall’altra, con le mani delle cremasche che non hanno tremato dalla lunetta sul fallo sistematico delle romane.