Data:
giovedì 23 ottobre 2014
Testata:
La Provincia
«È una TecMar da primi posti»
Parmesani: «Con Ferrara inizio sbagliato, con Cagliari la rivincita»
di Fabrizio Barbieri
CREMA — «Non ci mettevano tra le favorite a inizio anno ma abbiamo dimostrato che ci possiamo stare. Anzi, che ci stiamo alla grande». Sarà pur la più piccola (classe 1998) della squadra ma Francesca Parmesani ha le idee chiare. Arrivata in estate alla TecMar il suo processo di crescita è continuo. Lo dicono i numeri e lo dicono le responsabilità che si prende in campo. «Sono la più piccola del gruppo e devo dire che coach Luca Visconti mi sta gestendo nel migliore dei modi».
Quindi non ti aspettavi più spazio?
«Assolutamente no. Ho molto da imparare. Sono stata felice di aver fatto l’esordio stagionale alla prima di campionato a Vincenza e poi di aver giocato sempre più minuti nelle gare successive. Sono soddisfatta di come sta andando la mia stagione».
E quella della squadra?
«Abbiamo giocato le prime tre gare contro le più forti del girone. Devo dice che ce la siamo cavata bene. Chi vorrà vincere il campionato dovrà fare i conti anche con noi. Ferrara ci ha battuto ma credo che se dovessimo rigiocare quella partita ora, non finirebbe nello stesso modo».
Cosa è successo con Ferrara nei primi due quarti?
«C’è stato un black out iniziale che ci ha penalizzate in modo decisivo. Eravamo bloccate. Loro sono una bella squadra, ma noi non abbiamo mai difeso come sappiamo fare normalmente. A questo aggiungiamo che hanno azzeccato praticamente ogni tiro. Alla fine devo dire che nel secondo tempo ce la siamo giocata alla pari. Peccato, ma è stato solo un incidente di percorso».
Contro la Virtus Cagliari è arrivata la risposta.
«Certo. Abbiamo attaccato la partita sin dall’inizio. Abbiamo difeso molto bene e si sa che poi quando vai in fiducia anche attaccare diventa più facile. Non abbiamo mai subito il loro gioco e alla fine è stata la cosa che ha fatto la differenza. Sono stati due punti pesanti, contro un’altra formazione di rango che di certo farà una bella stagione».
Ora il cammino dovrebbe essere in discesa?
«In linea teorica dovremo affrontare formazioni più alla portata, ma non possiamo distrarci. Sappiamo benissimo che se si abbassa la concentrazione ogni gara si complicata, anche con avversari meno quotati. Quindi, teniamo gli occhi aperti».