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Rassegna stampa (articoli registrati prima del 31 agosto 2018)

 
 
 

 Data: sabato 4 ottobre 2014

 Testata: Il Nuovo Torrazzo

Basket A2: TecMar 2a al «Pasquini»

È tutto pronto per l’esordio in campionato della TecMar Crema, questa sera alle 20.30 sul parquet della Velco Vicenza. Subito un match delicato per le biancoblu, che in questa prima parte di torneo affronteranno tutte le grandi favorite per il primo posto del girone, visto che dopo le vicentine faranno visita alla Cremonesi Bonfiglioli Ferrara e Virtus Cagliari. Crema però è pronta a dare battaglia e a giocarsi le sue chance tino in fondo. La nuova configurazione cremasca forse necessita di ancora un po’ di tempo per poter esprimere tutto il suo potenziale ma la strada intrapresa sicuramente è quella giusta. Lo scorso weekend Caccialanza e compagne si sono misurate col severo test del XIV Memorial Nina Pasquini, dove hanno giocato due partite contro avversarie di pari categoria. E arrivato un successo in semifinale contro Carugate per 60-38, mentre nella finalissima è arrivata la sconfitta contro il Geas Sesto San Giovanni per 48-60, con le milanesi che si sono quindi portate a casa la Coppa, in una due giorni seguita da un buonissimo pubblico. Due gare molto diverse, ma in cui si possono trovare dei punti in comune. In generale possiamo dire che è andata molto bene la fase difensiva. Al di là dei meccanismi di squadra, comprensibilmente da oliare visto il momento della stagione, le cremasche sono piaciute per intensità, carattere e abnegazione. Qui si vede il primo vantaggio di avere, come si ha quest’anno praticamente per la prima volta, una rotazione di dieci giocatrici interscambiabili. Chiunque sia in campo sa che non si può risparmiare, dando innanzitutto ciò che ha in termini difensivi. Lo si è visto benissimo contro Carugate, dove dal 19 pari Crema ha lasciato per quasi 11 minuti senza segnare le avversarie a cavallo dei due quarti centrali, prendendosi quindi il vantaggio decisivo. Anche contro Sesto la fase difensiva è stata più che discreta, contro avversarie fisicamente imponenti e che amano i ritmi alti, come dimostrano i 60 punti subiti. Che ancora necessita un po’ di tempo per esprimersi al meglio è invece l’attacco. Il rovescio della medaglia di una rotazione cosi ampia è infatti che le ragazze devono entrare in ritmo in meno tempo, cercando di eseguire ancora con maggior precisione e capendo prima come sfruttare al meglio le caratteristiche di chi è in campo in quel momento. Su questo si fa ancora un po’ di fatica, ma si può migliorare solamente con l’allenamento costante. Contro Carugate in semifinale le percentuali non sono state eccelse ma la squadra è comunque riuscita a tenere in mano le redini del punteggio in quanto la difesa milanese non risultava molto aggressiva. Contro l’intensità del giovanissimo Geas, composto in gran parte da campionesse d’Italia a livello giovanile, è stato invece molto più difficile attaccare con efficacia, con tante palle perse prima ancora che tiri sbagliati. Le milanesi però sono anche una delle grandi favorite per la Promozione in Al su tutti e tre i gironi, per cui essere rimasti in partita contro di loro per almeno tre quarti e mezzo è da considerarsi comunque un buon risultato. Da stasera però ci sono due punti in palio ed è vietato sbagliare. (tm)